Salari a Napoli, la metà di Milano. In Campania sono 5 volte più bassi
A Napoli si guadagna mediamente poco più della metà di Milano, 1.416 euro a fronte di 2.642. Sebbene le gabbie salariali siano state abolite nel 1972, oltre 50 anni di applicazione dei contratti collettivi nazionali di lavoro non hanno mitigato le marcate differenze retributive tra le diverse aree del Paese. Se si analizzano i salari lordi annui su scala regionale, il divario è ancor più macroscopico: in Lombardia sfiorano i 109mila euro lordi, in Campania si fermano a 21.600, ben cinque volte meno. (Corriere della Sera)
Ne parlano anche altri media
Le differenze retributive tra i lavoratori dipendenti del settore privato in Italia continuano a essere significative, con il Nord che supera il Sud di quasi il 50%. Secondo uno studio della Cgia di Mestre, i dipendenti del settentrione guadagnano in media 2.000 euro lordi al mese, mentre nel Mezzogiorno il valore scende a circa 1.350 euro. (Oggi Treviso)
Il Nord presenta, in media, salari più alti del 50% rispetto al Sud. Al primo posto la Provincia di Milano, con una retribuzione lorda di 2.642 euro al mese. Torino è all’ottavo posto su scala nazionale: la sua retribuzione media lorda è di 2.033 euro al mese, +3,9% rispetto al 2022. (Quotidiano Piemontese)
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Se i primi percepiscono una busta paga di circa 2mila euro lordi al mese, quella dei secondi, invece, sfiora i 1.350. È quanto emerge dal focus realizzato dall'ufficio studi della CGIA di Mestre che evidenzia come le differenze retributive tra i lavoratori dipendenti privati del Nord e i colleghi del Sud sono evidentissime. (CittaDellaSpezia)
Sono numeri che confermano quanto era già stato evidenziato da un’analisi simile prodotta di recente da Il Sole 24 ore, che inseriva Cremona e provincia al 20° posto, con una retribuzione media annuale di 20.065 euro e un’inflazione sostanzialmente stabile nel 2023 (+0,2%). (La Provincia di Cremona e Crema)
La differenza tra gli stipendi del Nord Italia e quelli del Sud Italia è del 50%. Questo è quanto emerge dall’ultimo studio pubblicato dalla Cgia di Mestre sulle buste paga e le tredicesime tra i lavoratori del settore privati (esclusi gli operai agricoli e domestici) nel 2023. (Corriere del Trentino)