Veleni nel M5S dopo il crollo. Conte: non ho sottovalutato. Grillo: traditi da pecore
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Il day after è da atmosfere lugubri. I 5 Stelle escono dalle Regionali in Liguria letteralmente con i lividi. E con un solo pensiero in testa: la Costituente di fine novembre. Per i contiani l’assemblea suona come una boccata d’ossigeno. Per i movimentisti sarà il momento della verità, del tentativo di disarcionare Conte con le sue stesse armi. La sconfitta ligure suona anche come il gong del conto alla rovescia: l’8 novembre saranno diffusi i report sul lavori dei 300 saggi. (Corriere della Sera)
Ne parlano anche altri giornali
Conte dopo il voto in Liguria: “Leadership sempre in discussione. E ora il presidente del M5s riconosce che la sua leadership è in discussione, “come sempre”. (Fanpage.it)
Il veto non è una categoria della politica ma un attegg… Matteo Renzi, sembra dirlo con una certa soddisfazione. (La Stampa)
Il voto in Liguria è la pietra tombale su una coalizione solo apparente, col Pd incapace di guidarla e di farsi valere, i 5stelle che tra una zuffa interna e l'altra pongono veti rancorosi e non solo quasi si estinguono ma fanno fuggire quella parte moderata senza la quale nessuna alleanza è credibile, i centristi che non riescono a mettere insieme un soggetto politico unitario. (Italia Oggi)
"Danilo, conosciamo il Movimento 5 Stelle. Questa lista non era la lista di Conte, ma del Movimento 5 Stelle. Se oggi abbiamo il 4,5% forse è dovuto alla guerra interna il movimento, una guerra che avremmo dovuto fare al centrodestra che era il nostro unico avversario" così Paola Taverna in un video sui suoi social. (L'Unione Sarda.it)
In particolare sarebbe un genio assoluto nel caso, eventualmente assoldato una potenza occulta, avesse deliberatamente deciso di seguire l’indicazione dell’ancora formalmente garante del suo strampalato partito, ossia di condurre i grillini ad una rapida estinzione. (Nicola Porro)
Alessandro Gonzato 30 ottobre 2024 (Liberoquotidiano.it)