Olimpiadi 2024, i risultati di giornata: Ceccon oro, Macchi argento

"Ho sognato questo momento mille volte e non l'ho mai sognato così. La scherma ed il fioretto sono sport a discrezione dell'arbitro. Ero sul 14-12 e avrei dovuto chiuderla lì e non l'ho fatto. Mi vedrò le stoccate a casa, ora non lo so. Lì mi sembrava di avere ragione". Filippo Macchi, dopo l'argento nel fioretto maschile alle Olimpiadi di Parigi. "Ho sognato questo momento mille volte e non l'ho mai sognato così. (Sky Sport)

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Terza giornata di finali ai Giochi Olimpici. In una dichiarazione congiunta, gli organizzatori di Parigi 2024 e World Triathlon hanno affermato di aver preso la decisione di annullare la sessione di allenamento di nuoto di lunedì perché "i livelli di qualità dell'acqua... (La Gazzetta dello Sport)

A cura di Fabrizio Rinelli Thomas Ceccon vince la medaglia d'oro nei 100 dorso alle Olimpiadi 2024 di Parigi e poi si commuove sul podio ascoltando l'inno. L'atleta veneto fa una gara magistrale vincendo in 52"00. (Fanpage.it)

Thomas Ceccon è medaglia d'oro ai Giochi olimpici di Parigi 2024 nei 100 dorso. Con una seconda vasca da urlo l'azzurro, primatista mondiale, tocca prima di tutti in 52"00 battendo l'agguerrito cinese Jiayu Xu (52"32) e l'americano Ryan Murphy (52"39) che si devono accontentare rispettivamente di argento e bronzo. (La Provincia di Cremona e Crema)

Thomas Ceccon conquista l'oro alle Olimpiadi di Parigi 2024: l'azzurro scrive la storia nei 100 dorso

Thomas Ceccon bissa l’oro di Nicolò Martinenghi e domina la finale dei 100 dorso con una fantastica rimonta nella vasca di ritorno, superando il cinese Xu e l’americano Murphy. (altovicentinonline.it)

Per mesi Thomas Ceccon ha accarezzato la sua ossessione, non ha neanche cercato di contenerla, si è abbandonato, si è prestato docile, ha capito che l’obiettivo di una medaglia, anzi, diciamolo chiaro, di un oro nei 100 dorso, necessitava di una dedizione assoluta, richiedeva il sacrificio di pezzi di vita, di svaghi, di rapporti («Una fidanzata? No, non ho tempo»), perché a 23 anni nulla era più importante dell’Olimpiade della vita. (Corriere della Sera)