“Posso dirti una cosa?”. Cruciani distrugge Vasco anti-Meloni

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Nicola Porro INTERNO

Nell’ultima puntata della Zanzara, Giuseppe Cruciani ha così commentato alcune recenti dichiarazioni di Vasco Rossi e Angelo Bonelli, nonché una curiosa notizia sui montoni gay. Cruciani ha aperto la trasmissione con un riferimento al famoso cantante Vasco Rossi, criticandone una recente uscita: “Allora ragazzi, la prima persona da citare oggi, la primissima persona da citare oggi, è uno che viene considerato un mito assoluto. (Nicola Porro)

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Vasco Rossi sul ritorno di fascismo e nazismo Per Vasco Rossi il fascismo e il nazismo sarebbero tornati: il cantante ha pubblicato un post su Instagram per ricordare il padre scomparso 45 anni fa. Negli anni della guerra, Giovanni Carlo Rossi venne deportato nel lager nazista di Dortmund, in Germania. (Virgilio Notizie)

Mollicone si fuma Vasco Rossi (L'HuffPost)

Con una foto pubblicata su Instagram, Vasco Rossi ha ricordato il padre scomparso e in particolare la scelta dell’uomo di non piegarsi al nazi-fascismo, scelta che gli costò la reclusione in un lager nazista. (Fanpage.it)

Vasco canta suo padre e FdI si infuria

Scontando, per questo, un periodo di deportazione e prigionia in un campo di concentramento a Dortmund, in Germania. Ieri, in occasione dei 45 anni della scomparsa, il rocker ha condiviso un post sul suo profilo Instagram con alcune foto del genitore, celebrandone la memoria e la scelta di opporsi ai nazifascisti dopo l’Armistizio dell’8 settembre 1943. (Rolling Stone Italia)

Parole pesanti, fuori fuoco, che ovviamente hanno acceso un aspro dibattito e fatto parecchia polemica. Un duro attacco al governo, tacciato di fascismo, piovuto con un ricordo del padre postato sui social. (Liberoquotidiano.it)

In Italia non avremo i braccialetti dell’amicizia, ma abbiamo le bandane di Vasco Rossi. Vasco Rossi è proprio l’ultima persona con cui mi metterei a litigare in Italia: non so, è come se un candidato alla presidenza degli Stati Uniti dicesse che odia Taylor Swift, che poi da lì è un attimo che ti ammanettano con i braccialetti dell’amicizia e ti portano via. (La Stampa)