L'attrice Randi Ingerman 'ingannata' dal suo avvocato
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Avrebbe ingannato l'attrice ed ex showgirl Randi Ingerman "facendole credere", anche creando "provvedimenti giurisdizionali falsi", di aver avviato o vinto alcune cause, che in realtà o non esistevano o erano state perse. Per questo l'avvocatessa Serena Grassi, che era legale di fiducia dell'ex protagonista anche di noti spot pubblicitari, ora rischia di finire a processo a Brescia con le accuse di patrocinio infedele e falso. (Il Messaggero Veneto)
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Randi Ingerman è stata truffata dalla sua avvocata: le diceva di aver vinto cause che non aveva neppure intentato: "Le diceva che avevano vinto un risarcimento di 277mila euro". (Fanpage.it)
La legale, 45 anni, è ora al centro di un'indagine per patrocinio infedele e falso, con l'accusa di aver creato un elaborato un sistema di frode che includeva la presentazione di sentenze contraffatte e la simulazione di cause giudiziarie mai realmente avviate o, in alcuni casi, addirittura perse. (La Gazzetta dello Sport)
Come riportato dal Corriere della Sera, l’ex legale di Randi Ingerman le avrebbe più volte parlato di cause mai intentate. Randi Ingerman è stata vittima di una truffa attuata dal suo stesso legale, l’avvocato Serena Grassi. (Trash Italiano)
Le aveva detto di aver vinto una causa contro la banca, con il Tribunale civile di Milano che le aveva riconosciuto un risarcimento di 277.000 euro. Ma non era vero. (ilgazzettino.it)
Avrebbe assicurato alla sua cliente – la 56enne modella, attrice e showgirl Randi Ingerman – di averle fatto ottenere risarcimenti da centinaia di migliaia di euro vincendo delle cause che però in realtà non erano mai state intentate o addirittura erano state perse: per questo, come riporta il Corriere della Sera, la 45enne avvocata Serena Grassi, che era legale di fiducia di Ingerman, ora finirà a processo a Brescia con le accuse di patrocinio infedele e falso. (La Repubblica)
La modella e attrice Randi Ingerman è stata vittima di una truffa. L'avvocata intentava cause per conto dell'attrice. (ilmessaggero.it)