Santanchè e lo stillicidio sulle sue inchieste: “Chi se ne frega di chi mi critica. Ma se Meloni mi chiedesse di lasciare, non avrei dubbi”
Articolo Precedente
Articolo Successivo
La ministra costretta a smentire le ricostruzioni di alcune sue dichiarazioni: "Non ho mai detto chi se ne frega del partito". Ma non fa precisazioni sull'altra frase: "Valutare l'impatto delle inchieste sul mio lavoro? Magari lo valuto io!" (Il Fatto Quotidiano)
Se ne è parlato anche su altri media
Ricostruzioni fantasiose di mie dichiarazioni che non hanno niente a che fare con me. "I giornali possono scrivere quello che vogliono, anche quelli che non c'erano quando parlavo, ma non scrivere quello che non ho detto. (Tiscali Notizie)
E il dem Furfaro: "Meloni doveva accompagnarla alla porta giorni fa". (Fanpage.it)
Abbiamo due indagati, ma ne manca un terzo. Noi abbiamo già chiesto la settimana scorsa che fosse la Premier a intervenire. (Civonline)
Eppure qualche sassolino alla fine se lo toglie, Daniela Santanchè, in una pausa sigaretta con vista sul Mar Rosso, le casse che sparano Andrea Bocelli e Ana Mena. Occhialoni da sole, cintura texana e cappellino della Marina: la titolare del Turismo stringe mani al Villaggio Italia, allestito lungo la banchina dello Yacht club di Gedda. (ilgazzettino.it)
GIORGIA MELONI INDAGATA PER IL RIMPATRIO DI ALMASRI: “NON SONO RICATTABILE E NON MI FACCIO INTIMIDIRE”. POI EVOCA IL COMPLOTTO DELLE SINISTRE E DELLA CORTE PENALE. (Il Fatto Quotidiano)
Il potere di revoca dei ministri distingue un presidente del Consiglio all’italiana – un primus inter pares – da un premier inglese o da un presidente americano: «Giorgia Meloni è una leader più forte di numerosi predecessori – continua – Ciononostante, non può cambiare con un tratto di penna uno o più ministri. (Corriere TV)