Calderoli “Avanti su federalismo fiscale e regionalismo differenziato”

ROMA (ITALPRESS) – “Se oggi il tema dell’attuazione del federalismo fiscale e la definizione dei livelli essenziali delle prestazioni è tornato all’attenzione delle istituzioni, della politica, e dell’opinione pubblica il merito è del regionalismo differenziato e del suo percorso di attuazione”. Lo ha detto il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, nel corso dell’audizione nella commissione parlamentare per l’attuazione del federalismo fiscale. (Quotidiano di Sicilia)

Su altre fonti

Livelli essenziali di prestazione significa servizi pubblici fondamentali come sanità, scuola, trasporti. Territori che quindi hanno subìto una discriminazione rispetto agli altri, con violazione della Costituzione secondo la quale in Italia non puoi essere trattato diversamente solo perché sei nato nel posto sbagliato. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

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Zaia ha affermato che il 3 ottobre sarà proprio una bella giornata. Il ministro Calderoli ha annunciato in Parlamento che quattro regioni (Veneto, Lombardia, Liguria e Piemonte) hanno già chiesto l’Autonomia differenziata e che il prossimo 3 ottobre cominceranno le procedure per arrivare alle intese. (Collettiva.it)

"La Lega ha ormai gettato la maschera e continua ad accelerare sull'autonomia differenziata, nonostante i ricorsi presentati dalle Regioni davanti alla Corte Costituzionale e il milione e trecentomila firme depositate in Corte di Cassazione per il referendum abrogativo, alle quali si sono aggiunti i due quesiti referendari votati dai Consigli regionali di Campania, Emilia Romagna, Puglia, Sardegna e Toscana per cancellare lo spacca Italia. (Reggio TV)

Enrico La Loggia e la lobby del Veneto che vuole spaccare il Paese, parla uno dei membri della Commissione Cassese: “Stanno provando a dire che il costo della vita a Sud è più basso ma le gabbie salariali non passeranno. (Quotidiano del Sud)

Che, se formatosi a seguito di istanze delle Regioni, genererebbe un sistema legislativo a geometria variabile, per una durata massima di un decennio rinnovabile ma con la reiterazione della procedura -, è da rilevare che sono in molti a occuparsene benché ignari dell’argomento. (Sanità24)