Netanyahu assente alla cerimonia per la liberazione di Auschwitz: “Ha paura di essere arrestato”
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Sul primo ministro Benjamin Netanyahu la Corte penale internazionale ha emesso un mandato d’arresto. E proprio per questo non andrà in Polonia per partecipare il 27 gennaio alla cerimonia per l’80° anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau. Il premier di Tel Aviv, scrive il quotidiano polacco Rzeczpospolita, teme infatti di finire in manette: il vice ministro degli Esteri polacco Władysław Bartoszewski, responsabile della produzione e dell’organizzazione della cerimonia, ha inoltre confermato al giornale che Varsavia “si impegna a rispettare le decisioni della Corte dell’Aja”. (Il Fatto Quotidiano)
Su altri giornali
Le autorità israeliane "hanno intenzionalmente privato i civili palestinesi di Gaza di un adeguato accesso all'acqua dall'ottobre 2023, con grande probabilità causando migliaia di morti e commettendo così il crimine contro l'umanità di sterminio e atti di genocidio": lo afferma Human Rights Watch in un rapporto pubblicato oggi. (la Repubblica)
La notizia sull'assenza del primo ministro La cerimonia celebrerà l'80esimo anno della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau in Polonia. (Secolo d'Italia)
Netanyahu teme l’arresto e diserta le commemorazioni per gli 80 anni di Auschwitz. (Adnkronos)
L'evento principale è pianificato per il Giorno della Memoria dell'Olocausto il 27 gennaio e si prevede la partecipazione di decine di leader e capi di stato, tra cui il re Carlo III d'Inghilterra. (La Stampa)