Sistema di difesa aerea THAAD americano arriva in Israele

Il Pentagono ha autorizzato l’invio in Israele di un loro prezioso sistema di difesa aerea THAAD – Terminal High Altitude Area Defense, con truppe di supporto, in quanto un altro bombardamento iraniano potrebbe giungere in risposta alla rappresaglia israeliana. L’invio di una delle sette batterie di difesa aerea ad alta quota THAAD dell’esercito statunitense in Israele evidenzia la pressione sui sistemi di difesa aerea e sul personale americano, che vengono sempre più dispiegati in tutto il mondo. (Aviation Report)

Ne parlano anche altri giornali

Israele sta affrontando una «carenza critica» di missili intercettori. E che potrebbe innescare un'ulteriore escalation. (ilgazzettino.it)

Nella giornata di ieri, con un una coppia di grandi aerei cargo C-17 protetti da una scorta di caccia, sono arrivati presso le basi aeree di Ramon e Nevatim, nel sud di Israele, i tecnici militari statunitensi e l’equipaggiamento necessario per allestire una batteria del sistema antimissile Thaad, sigla che sta per Terminal High Altitude Area Defense, letteralmente Difesa dell’area terminare ad alta quota. (Panorama)

Si chiama Thaad (Terminal High Altitude Area Defens (Thaad) ed è quanto sarà inviato in Israele per potenziare il sistema di difesa aerea israeliano (i tempi non sono stati ancora indicati) e che potrebbe essere utile in caso di un nuovo attacco Iraniano. (Il Sole 24 ORE)

Sito 512, l'avamposto «segreto» degli Usa in Israele: cos'è (e che ruolo avrà nella sfida all'Iran)

La decisione americana segue l’attacco missilistico iraniano del 1° ottobre – che ha colpito le basi di Nevatim, con diversi impatti confermati da immagini satellitari, e di Tel Nof, di cui però finora non si hanno immagini satellitari, ed altri obbiettivi sul territorio dello Stato Ebraico – e mira a potenziare ulteriormente la difesa antiaerea ed antimissile pluristrato israeliana nel caso l’Iran dovesse colpire nuovamente in risposta all’attesa e temuta rappresaglia israeliana per il citato attacco del 1° ottobre. (RID)

A rivelarlo è il Financial Times, che cita esperti e alti funzionari dell'industria militare, secondo cui Tel Aviv avrebbe un «serio problema di munizioni» mentre si prepara ad un attacco in Iran. Israele, l’Idf trova i tunnel scavati al confine con il Libano. (ilmessaggero.it)

Costruita nel deserto del Negev fa parte della rete integrata di sorveglianza che deve monitorare la minaccia dei missili iraniani. Per questo ospita un radar mobile, i Patriot e forse anche un Thaad, il sistema più sofisticato di questa categoria di armi. (Corriere Roma)