Dai Cpr alle riforme. Tutti gli assalti della magistratura contro il governo
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Il «governo delle toghe» in Italia è già realtà. Trasporti, opere pubbliche, immigrazione, sicurezza, riforme, diritti: nei 27 mesi dell'esecutivo Meloni non c'è stato campo nel quale i magistrati non sono entrati a gamba tesa. Determinando l'agenda politica e in alcuni casi ribaltando i provvedimenti varati dal centrodestra. Uno scenario che il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, dopo l'inchiesta della Procura di Roma per il caso Almasri (nella quale è indagata per peculato e favoreggiamento), ha evocato giovedì pomeriggio a Milano, intervenendo all'evento La Ripartenza organizzato da Nicola Porro: «Le toghe vogliono decidere la politica industriale, ambientale, le politiche per l'immigrazione, vogliono decidere come si possa riformare la giustizia. (il Giornale)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Dei magistrati, accusati dal centrodestra, Meloni in testa, di fare politica, di vendicarsi contro la riforma della Giustizia, quando non di un aereo Falcon negato. Sottrazione di autorità o di potere, anche di fatto, ovvero privazione di credibilità. (Corriere Roma)
Anche i giudici di appello di Roma, come quelli di primo grado sostituiti con apposito intervento legislativo, hanno contraddetto l’impegno gridato dalla premier Giorgia Meloni, chiudendo la festa nazionale del suo partito al Circo Massimo, di fare “funzionare” la struttura creata in Albania per una prima fase di gestione degli immigrati clandestini. (Start Magazine)
Partita con intenti moralizzatori, a mano a mano che procedeva, si dimostrò non sempre tale per troppe, sfacciate e generose indulgenze, da parte di taluni Pm, definiti d’assalto per le loro idee molto avanzate, però in una sola direzione, da alimentare sospetti e polemiche. (ROMA on line)
Le pecche della politica, i peccati della magistratura (Start Magazine)
In capo a una settimana furiosa, tocca mettere giù alcuni punti che a noi sembrano fermi. (L'HuffPost)
Magistrati e Politica, relazione molto complicata da più di 30 anni. Premier avvisati, mezzi avvisati, indagati, archiviati, condannati. Ma come mai il clima infuocato di questi giorni somiglia d’improvviso così tanto a gli “anni d’oro” dello scontro politica magistratura di Berlusconi post avviso di garanzia del 1994? Ma cosa è cambiato in 30 anni da Silvio a Giorgia? Ne parliamo nella nuova puntata di Sky TG25 (Sky Tg24 )