Querelle Osho-Carpi alla mostra sul Futurismo. Palmaroli: “Non sceglievo io le opere”
Querelle Osho-Carpi alla mostra sul Futurismo. Palmaroli: “Non sceglievo io le opere” Alla mostra sul Futurismo si sono incontrati per caso Federico Palmaroli, conosciuto come Osho, e Giancarlo Carpi, ex membro del comitato scientifico Getting your Trinity Audio player ready... ROMA – “Tu hai detto a Report che sceglievo i quadri, non è vero”. “Ma li sceglievi con noi”. “Era un consiglio, che non vuol dire scegliere, infatti quel quadro non ci sta“. (Dire)
Ne parlano anche altre fonti
Dopo tanto parlare, finalmente l’apertura: dal 3 dicembre 2024 al 28 febbraio 2025, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma celebra l’ottantesimo anniversario della morte di Marinetti con la tanto discussa mostra “Il tempo del Futurismo”. (Finestre sull'Arte)
Con tutta probabilità Filippo Tommaso Marinetti non avrebbe immaginato, nell'ottantesimo anniversario della sua scomparsa, che la Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea dedicasse una mostra alla sua creatura, il Futurismo (il Giornale)
Guai a ripetere l’operazione Tolkien. Stavolta, al doppio lancio (mattina e sera) della rassegna «Il tempo dei futuristi», sempre alla Gnam, Meloni non c’è. (ilmessaggero.it)
Finalmente dopo sofferta, polemica e discussa attesa (si vedano i casi legati alla curatela di Alberto Dambruoso, con tanto di puntata di Report, e alla compresenza in Galleria Nazionale e in mostra del logo e dell’installazione di Lorenzo Marini, ndr) la mostra del Futurismo tanto voluta dall’ex ministro Sangiuliano, tanto complicata dalle defezioni degli specialisti e le lotte fra curatori, è ora aperta inaugurando oltre che se stessa anche un nuovo corso della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea. (Artribune)
L'esposizione, anticipata da un acceso dibattito Roma, 3 dic. (Io Donna)
E così oggi, 2 dicembre, le polemiche, le defezioni, i distinguo, lasciano il posto alle opere e all’allestimento della mostra «Il tempo del Futurismo», a cura di Gabriele Simongini, organizzato dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma e visitabile dal 3 dicembre al 28 febbraio 2025. (Il giornale dell'Arte)