Berlinguer - La grande ambizione, non un semplice biopic ma un ritratto deciso di una democrazia in crsi

Recensioni Primi anni Settanta. Enrico Berlinguer sa di non poter accedere al governo se non attraverso un’alleanza fra le forze popolari antifasciste, ovvero quelle comuniste, socialiste e cattolico-progressiste, unite verso “un’orizzonte chiaro di stabilità”. Ma l’idea del compromesso storico segnerà la fine dell’ascesa alla gestione della cosa pubblica del PCI e determinerà il tragico destino di Aldo Moro (MYmovies.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

La grande ambizione di Andrea Segre, film che ha aperto la Festa del cinema di Roma (in sala il 31 ottobre) e racconta il segretario del più importante Partito comunista del mondo occidentale durante cinque anni fondamentali per la storia della Repubblica: dal 1973, l’attentato a Sof… (la Repubblica)

Giuseppe Bertolucci lo aveva immaginato in maniera grottesca nel 1977, portando Roberto Benigni, nei panni di un venticinquenne del sottoproletariato toscano, a vederlo come mito assoluto in Berlinguer ti voglio bene. (Vogue Italia)

Sono gli Anni Settanta e l’Italia ha il più grande partito comunista dell’epoca, almeno in Occidente. “Qualunque cosa succede nella vita bisogna andare avanti”, dice Enrico Berlinguer alla figlia Maria in una scena del film di Andrea Segre. (Artribune)

Berlinguer. La grande ambizione, cinema didattico e racconto appassionato dell'azione dell'indimenticabile segretario comunista

Elio Germano è il celebre leader del Partito Comunista Italiano nel film di apertura della 19° edizione della Festa del Cinema di Roma. (My Red Carpet)

Simpatico siparietto sul red carpet della Festa del Cinema di Roma che apre i battenti con la visione in anteprima del film 'Berlinguer, una grande ambizione'. Al momento dell'arrivo delle autorità si sono incrociati Federico Mollicone di Fratelli d'Italia e Nicola Fratoianni leader di Avs. (Il Sole 24 ORE)

La grande ambizione. “Di solito si vede la lotta delle piccole ambizioni, legate a singoli fini privati, contro la grande ambizione, che è indissolubile dal bene collettivo”. (Il Fatto Quotidiano)