Preso a Milano il killer della Duchesca: ha ucciso Luigi Procopio davanti al figlio di 11 anni per un debito di 5mila euro
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E' stato fermato il presunto assassino di Luigi Procopio, il 45enne ucciso a colpi di pistola in vico VII Duchesca lo scorso 30 settembre mentre era in compagnia di suo figlio, un bambino di 11 anni. L’uomo è stato raggiunto da misura cautelare eseguita dalla Squadra Mobile di Napoli con l’aiuto della Mobile di Milano e il supporto tecnico del Servizio Centrale Operativo della polizia. E' stato infatti rintracciato a Milano, dove si era spostato dopo il delitto avvenuto in pieno giorno davanti a decine di persone. (Corriere della Sera)
Ne parlano anche altre fonti
Sarebbe stato assassinato da un parente per un debito di appena 5mila euro – sulla cui natura sono ancora in corso accertamenti – Luigi Procopio, 45enne ucciso a colpi di pistola lo scorso 30 settembre – nella zona della Duchesca, nel centro di Napoli – davanti al proprio figlio (di 11 anni). (Il Fatto Quotidiano)
Dentro c’era l’uomo che cercavano: Antonio Amoroso, 37 anni, il presunto assassino di Luigi Procopio, quarantacinquenne ucciso a colpi di pistola lo scorso 30 settembre a Napoli sotto gli occhi del figlio di 11 anni. (IL GIORNO)
Amoroso, principale sospettato dell'omicidio, stando a quanto accertato si era spostato a Milano proprio dopo il delitto avvenuto in strada, in Vico VII Duchesca, in pieno giorno di fronte a decine di persone. (Today.it)
Sarebbe stato assassinato da un parente per un debito di appena 5mila euro, sulla cui natura sono ancora in corso accertamenti, Luigi Procopio , ucciso a colpi di pistola lo scorso 30 settembre nella zona della Duchesca , nel centro di Napoli, davanti al figlio di 11 anni . (Gazzetta del Sud)
Sarebbe stato assassinato da un parente per un debito di appena 5mila euro, sulla cui natura sono ancora in corso accertamenti, Luigi Procopio, ucciso a colpi di pistola lo scorso 30 settembre nella zona della Duchesca, nel centro di Napoli (LaC news24)
Ma quella di Amoroso, ora, è una storia da raccontare e rischia di trasformarsi anche in un caso, alla luce dei particolari che tratteggiano la personalità del presunto omicida. Il giudice ha convalidato il fermo sulla base delle indagini della Squadra Mobile di Napoli, coordinate dalla Procura. (ilmattino.it)