A dieci anni dal grande naufragio Mattarella elogia chi soccorre in mare

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
il manifesto INTERNO

«È la nostra civiltà a impedirci di voltare le spalle, restare indifferenti, smarrire quel sentimento di umanità che è radice dei nostri valori. Nel fare memoria rinnoviamo l’apprezzamento per l’opera di soccorso da parte delle navi italiane che sono riuscite, in condizioni estreme, a salvare vite, rispettando quanto impone la legge del mare». Lo ha affermato ieri il capo dello Stato Sergio Mattarella nel decennale del più grande naufragio del Mediterraneo: tra Libia e Italia morirono 700 persone, mille secondo altre ricostruzioni. (il manifesto)

Su altre fonti

Nel Canale di Sicilia persero la vita circa mille persone a bordo di un peschereccio che si... (Virgilio)

Nel Canale di Sicilia, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto ribadire con forza l’importanza del rispetto della dignità umana e della solidarietà nei confronti di chi fugge da guerre, povertà e persecuzioni. (Stranieri in Italia)

«È la nostra civiltà a impedirci di voltare le spalle, di restare indifferenti, di smarrire quel sentimento di umanità che è radice dei nostri valori». Una tragedia immane. (Corriere della Sera)

Migranti, Mattarella ricorda naufragio del 2015 a largo di Lampedusa

Dieci anni fa, la notte del 18 aprile 2015, avvenne uno dei peggiori naufragi di migranti nel Mediterraneo. (Virgilio)

Sergio Mattarella ha scelto Malta e un anniversario scomodo per dire l’essenziale: in mare si salva, punto. “La vita umana è un valore da rispettare sempre”, ha dichiarato ricordando le vittime del naufragio nel Canale di Sicilia, dieci anni fa. (la notizia)

Una tragedia tra le più terribili che si ricordano nel Mediterraneo. Così il presidente Mattarella in un messaggio in occasione del decimo anniversario del più grave naufragio di migrati al largo di Lampedusa. (Tv2000)