«Normodidati e disabili insieme ai Giochi»
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Ancora qualche giorno in quel luna park del mondo che è il Villaggio olimpico, poi Rigivan Ganeshamoorthy, oro lancio del disco, categoria F52, tornerà a casa, nella sua Roma. Durante l’intervista negli spazi luminosi del Villaggio, tiene al collo la medaglia, che è pesantissima - in tutti i sensi - la accarezza e quasi non si capacita di quel che ha fatto. E’ campione paralimpico, ha cantato l’inno d’Italia, sono arrivati centinaia di messaggi: «Quando ho acceso il cellulare dopo la gara, avevo oltre mille richieste su Instagram e più di 400 messaggi su whatsapp, compresi insulti sul colore della mia pelle, ma sono loro gli ignoranti, mica io». (Il Sole 24 ORE)
La notizia riportata su altri giornali
Persone che non conoscevo mi hanno fatto i complimenti”. Ho sentito tutti, anche amici stretti. (Il Fatto Quotidiano)
Una vittoria che dai microfoni di Rai Sport, tra l’impacciato e l’ironico, il ragazzo ha dedicato soprattutto alla “Nazione” e a “tutti gli altri disabili che sono a casa”. «E che ve devo dì?». (La Stampa)