Per l’oro è arrivata una pausa dopo la gran corsa del prezzo
Qual è la possibile evoluzione di tutti questi elementi? Su conflitti bellici e tensioni geopolitiche bisognerà vedere se Trump davvero farà calare la temperatura e, se sì, a che prezzo. Le incertezze sulla crescita economica da un lato sono minori ma dall’altro sono ora influenzate dai timori legati ai dazi che il presidente eletto ha preannunciato. Lo stesso Trump non sembra avere come grande priorità la riduzione di deficit e debito pubblici. (Corriere del Ticino)
Se ne è parlato anche su altri media
Il lingotto con consegna immediata cede lo 0,71% a 2.554 dollari l'oncia mentre i contratti con scadenza dicembre perdono l'1,06% a 2.559 dollari l'oncia. Oro in calo all'apertura dei mercati spinto dal rialzo del dollaro. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
I mercati hanno risposto positivamente all'elezione di Donald Trump a 47° presidente degli Stati Uniti d'America, soprattutto per quanto riguarda industrie e Bitcoin. Ma c'è un mercato che ha risentito negativamente dell'effetto Trump: è quello dell'oro, che ha registrato una frenata di quasi il -7% dopo anni di crescita continua. (QuiFinanza)
Timidi segnali di tenuta da parte del Gold future (scadenza dicembre 2024), che si mantiene al di sopra del supporto a 2.560-2.550 dollari, pur senza mostrare una reale capacità di reazione: la tenuta de precedente sostegno ha frenato la caduta del metallo prezioso, ma per il momento non ha ancora decretato la fine della discesa e c’è il rischio che proprio il cedimento di 2.550 possa alimentare ulteriormente la fase correttiva. (Milano Finanza)
Il calo è legato al cosiddetto "Trump Trade," caratterizzato da un rafforzamento del dollaro USA e dall’aumento dei rendimenti. La correzione iniziata il 31 ottobre ha già raggiunto circa il 7%, ovvero 200 dollari per oncia. (XTB)