SONDAGGIO - Giuseppe Conte sancisce la fine del campo largo tra M5S e Pd: chi ci guadagna davvero?

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Il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri, ha riassunto il tutto con una battuta pungente: “Campo largo sempre più camposanto, nessun progetto, solo rancori”. Parole arrivate dopo quelle pronunciate dall’ex premier, Giuseppe Conte, che martedì 1 ottobre ha sancito la fine del campo largo e dell’alleanza tra M5S e Pd. “Il campo largo non esiste più, lo certifichiamo stasera“, ha dichiarato Conte alla Rai. (Virgilio Notizie)

Se ne è parlato anche su altri media

Dopo lo stop a Renzi in Liguria, Conte minaccia lo strappo anche in Umbria ed Emilia Romagna, dove si andrà al voto per le Regionali. «Io non sono disponibile ad affiancare il mio simbolo a quello di Renzi, che si è sempre distinto per distruggere, rottamare, prende i soldi dai governi stranieri, ed è all'origine della contaminazione tra affari e politica. (il Giornale)

Anzi: non è proprio più e basta. Conte all'attacco finale di Renzi, ratifica ufficialmente l'aborto del campo largo. Il campo largo? Non è più nemmeno un campetto scalcinato. (Secolo d'Italia)

Ieri sera, infatti, dopo una serie di silenzi tesi e stoccate e con il clima pentastellato reso incandescente dall’imminente avvio dell’Assemblea costituente, Giuseppe Conte ha fatto esplodere la bomba, dichiarando «finito il campo largo». (quotidianodipuglia.it)

Conte “scarica” Schlein: il campo largo non c’è più

Dice Michele de Pascale, candidato presidente della Regione Emilia-Romagna per centrosinistra e civici: “Ho profondo rispetto per il dibattito politico a livello nazionale nel centrosinistra. Per una larga coalizione di governo serve fiducia reciproca e un progetto condiviso ed è evidente che questo oggi purtroppo a livello nazionale non c’è. (24Emilia)

Il Campo largo nel centrosinistra è già finito, con il veto su Matteo Renzi (leader di Iv) di Giuseppe Conte (presidente del M5s) per un’alleanza nelle regioni: "No anche in Umbria ed Emilia-Romagna" è lo stop dell’ex Premier ai renziani. (Il Giornale d'Italia)

«Non sono disponibile ad affiancare il simbolo del M5S a quello di Renzi, che si è sempre distinto per distruggere e rottamare», mette in chiaro Conte. Parole, quelle dell’avvocato, che suonano come un de profundis per il centrosinistra immaginato da Elly Schlein. (ilmessaggero.it)