Cutolo, la denuncia: "Sul web migliaia di omaggi al boss: è indegno"

La morte di Raffaele Cutolo è stata seguita da un'onda di messaggi sui social che lasciano senza parole.

Post celebrativi.

"Abbiamo contato sul web oltre 10mila tra commenti di sostegno e solidarietà, video celebrativi ed altre forme di omaggio per Cutolo, è qualcosa di indegno, vergognoso e terrificante.

Video in cui si mostrano tatuaggi dedicati al boss della Nuova Camorra Organizzata.

Diecimila alla marcia di Ottaviano: “Così nacque la generazione anticamorra” di Alessio Gemma 18 Febbraio 2021 di Alessio Gemma

(La Repubblica)

Se ne è parlato anche su altri media

“E’ uno Stato davvero spietato quello che si comporta così nei confronti di un morto. “Lo hanno prima seppellito vivo nel 41bis per un quarto di secolo e ora gli negano anche un degna sepoltura, una vera cerimonia religiosa”. (Il Riformista)

L’omicidio viene punito con la condanna all’ergastolo più 12 anni di carcere, pena ridotta a 24 anni in appello. Tre anni prima lo Stato lo aveva contattato, come fece con altri leader della criminalità organizzata, chiedendo il suo aiuto per rintracciare Aldo Moro (Il Riformista)

Il divieto del questore Giuliano alla celebrazione di funerali pubblici, scontato sia per la prassi sia per lo spessore criminale di Cutolo, è stato criticato da Rita Bernardini, storica leader dei Radicali "Serenamente - si legge sul manifesto - si è spento, all'età di 79 anni, la cara esistenza di Raffaele Cutolo, detto 'e Monache. (La Repubblica)

Ad Ottaviano, sua terra natale, è stato affisso, nei pressi del cimitero che dovrebbe ospitare le spoglie, un unico manifesto funebre che ne annuncia la morte e la dispensa dalle visite, "a causa dell'emergenza covid". (NapoliToday)

Una volta che saranno decretati tipo di analisi e data, si passerà ad effettuarle, e solo in seguito, il feretro sarà liberato. Anche rispetto a quando si terranno i funerali, è tutto in forse. (Stylo24)

È stato capace, giovanissimo, dal carcere o dalla breve latitanza, di creare e guidare una delle più potenti associazioni malavitose del Novecento. E ha spiegato che bisogna essere sicuri che i banditi non possano mai più comunicare con l’esterno (Il Riformista)