Studio, la rete dei paradisi fiscali britannici “ruba” agli altri paesi 169 miliardi di dollari ogni anno

La Gran Bretagna, tramite i suoi satelliti, continua a dominare la galassia globale dell’elusione/evasione fiscale. Isole Vergini Britanniche, Isole Cayman e Bermuda occupano le prime tre posizione dalla classifica aggiornata dei paradisi fiscali stilata da Tax Justice Network (Tjn). Le tre ex colonie mantengono stretti legami con Londra e la City da cui, nella sostanza, dipendono per i loro assetti tributari. (Il Fatto Quotidiano)

Su altri media

A far luce sul tema ci ha pensato il recente ed aggiornato report “Corporate Tax Haven Index” stilato dall’organizzazione non governativa Tax Justice Network e riguardante 70 Paesi nel mondo. Introduzione (Sky Tg24 )

Così emerge dal “Corporate Tax Haven Index” stilato dall’organizzazione Tax Justice Network che ha analizzato 70 Paesi per valutare il loro ruolo nel facilitare l’evasione fiscale globale. (Wall Street Italia)

Le multinazionali spesso sfruttano i paradisi fiscali come le Isole Vergini Britanniche, le Isole Cayman, la Svizzera e l’Irlanda per ridurre drasticamente le tasse dovute nei paesi d’origine. Il Regno Unito, tramite i suoi territori offshore, insieme ad altri paesi europei gioca un ruolo centrale nel fenomeno. (Partita Iva)

Tre paradisi fiscali Ue nella top ten dell'elusione

Panama è, infatti, incluso nella lista nera stilata dall'Unione europea. Il presidente di Panama, José Raúl Mulino, nei prossimi giorni probabilmente sarà in Europa per discutere la questione delle liste in cui il suo Paese appare come «paradiso fiscale». (Corriere della Sera)

Lo indica il Corporate Tax Haven Index pubblicato martedì dal Tax Justice Network, che ogni anno aggiorna la propria lista in base all'attività finanziaria delle imprese nei paesi, alla trasparenza e ai regimi fiscali offerti, assegnando un punteggio in base a tali parametri. (Italia Oggi)

Un nuovo rapporto di Tax Justice Network ha analizzato l’attrattività fiscale di diversi Paesi nel mondo, basandosi su 18 indicatori diversi. Il risultato è una classifica dei paradisi fiscali più utilizzati dalle multinazionali, in cui ben 5 Paesi europei risultano tra i primi 10. (Economy Magazine)