Lvmh, ricavi wine & spirits a -11% nei 9 mesi. Bollicine in flessione

Considerando l’andamento totale del gruppo, Lvmh ha archiviato i nove mesi con un giro d’affari pari a 60,7 miliardi di euro, in calo del 2% a livello reported e stabile in termini organici. Guardando alla suddivisione tra i segmenti merceologici, il Fashion & Leather Goods ha registrato un decremento reported del 3% (-1% in termini organici) così come anche Watches & Jewelry, con -5% (-3% su base organica), mentre è cresciuta la sezione Perfumes & Cosmetics con un +2% (+5% a livello organico), insieme al Selective Retailing, a +1% (+6% su base organica). (Wine Pambianco)

La notizia riportata su altre testate

Il gruppo transalpino guidato da Bernard Arnault (in foto) ha riportato ricavi in calo del 3% nel terzo trimestre con segni di cedimento anche dai marchi di punta Louis Vuitton e Dior. Nuovi segnali di affanno per il settore del lusso. (il Giornale)

ShutterstockIl potentissimo LVMH di Bernard Arnault non è sfuggito neanch’esso allo scoppio della bolla del luccicante universo del luxury. Gli investitori hanno guardato ai risultati del colosso francese LVMH per capire quanto si stia rivelando grave la crisi del lusso. (FashionNetwork.com IT)

Salvatore Ferragamo Burberry (LA STAMPA Finanza)

Lvmh rallenta in Cina, ma il fatturato tiene a 60,7 miliardi

LVMH delude tutti. Soprattutto il mercato, visto che le sue azioni sono scese del 7% stamane all’apertura dei listini. Ieri il più grande gruppo del lusso al mondo ha segnalato un calo inaspettato delle vendite nel terzo trimestre e ha sottolineato la criticità di un “ambiente economico e geopolitico incerto”. (laconceria.it)

I titoli del gruppo che fa capo alla famiglia Arnault segnano un ribassoquasi del 5%, scivolando sotto i 600 euro. A Milano sono in deciso ribasso le Brunello Cucinelli, le Moncler e le Ferragamo, quest'ultime all'indomani della pubblicazione delle vendite del terzo trimestre. (Il Sole 24 ORE)

Una flessione che fa rumore se soprattutto messa a confronto con l’eccezionale crescita registrata nel post Covid. Non aiuta certo il rallentamento della Cina alle prese con il raffreddamento dei consumi. (Corriere della Sera)