Italiani in Ucraina: "Sirene e carri armati, file in farmacia e nei supermercati"
''Hanno bombardato anche qui a Mykolaiv'', città nel sud dell' Ucraina sul Mar Nero, ''hanno colpito l'aeroporto'', dice al telefono all'agenzia di stampa Adnkronos.
Grazie a Dio qui finora non hanno bombardato, ma ci sono tantissimi carri armati con i cannoni per le strade'', racconta.
A Kiev e non solo Kiev sono riecheggiate le sirene di allarme e si sono sentiti gli echi a distanza di alcune esplosioni. (il Resto del Carlino)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Secondo la presidenza ucraina sarebbero stati uccisi “più di 40 soldati ucraini e circa 10 civili”. E ancora, parlando in russo: “Adesso ci troviamo sui lati opposti di questa guerra, la Russia è dalla parte del male. (Il Primato Nazionale)
Per la Russia si tratta quindi di completare la conquista di queste aree, anche probabilmente attraverso un'estensione ad altre zone di confine. Il vero obiettivo per l'esperto consiste nel puntellare le posizioni delle forze secessioniste russe nelle due repubbliche, appena riconosciute da Mosca, di Donetsk e Lugansk. (RSI.ch Informazione)
Piango e preso per la mia Ucraina, per il nostro popolo e per la mia casa. Tra questi anche Ruslan Malinovski, centrocampista offensivo dell’Atalanta impegnato questa sera nella partita di ritorno dei playoff di Europa League per accedere agli ottavi contro l’Olympiacos. (Sky Sport)
In queste immagini, si vede la distruzione dell’aeroporto kulbalino a Nicolaiev. Vedete dietro a me che ancora c’è il fumo, si sentono ancora i rumori di scoppi» (qui tutti gli aggiornamenti sulla guerra in Ucraina) (Corriere TV)
«Ragazzi, la mattina presto la Russia ha ufficialmente iniziato la guerra sull’intero territorio dell’Ucraina. Le notizie russe non dicono la verità . (L'Eco di Bergamo)
Un filmato, ripreso all’aeroporto di Ivano-Frankivsk, mostra un missile russo che si abbatte sulla pista provocando una vistosa esplosione. A stupire è l’ubicazione del piccolo scalo civile, molto distante dal Donbass, in un’area che si pensava lontana dalle tensioni (Il Fatto Quotidiano)