Jimenez: "Partite truccate quando giocavo alla Ternana. In Italia c'era mafia"
TMW/TuttoC.com foto di Alberto Fornasari L'ex calciatore cileno Luis Jimenez, transitato in Italia nei primi anni Duemila (ha vestito, tra le altre, le maglie di Inter, Lazio e Fiorentina), ha rilasciato delle dichiarazioni molto pesanti nei confronti della Ternana, sua ex squadra tra il 2002 e il 2006, nel corso di un'intervista al canale YouTube 'Vamo A Calmarno': "Giocavo nella Ternana. Una volta entrai, segnai e il portiere della mia squadra mi voleva uccidere. (Tutto C)
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Fra 2002 e 2010 ha vestito le maglie di Ternana, Fiorentina, Lazio, Parma, Inter e Cesena: «Ho giocato almeno tre match combinati, c’era molta mafia». Sotto accusa una gara dei rossoverdi contro l’Atalanta del 2003 nel campionato cadetto, terminata 1-1: «Era tutto programmato». (Lettera43)
Una volta entrai, segnai e il portiere della mia squadra - della mia! - mi voleva uccidere. Il "Mago" cileno, con un passato tra le altre alla Ternana e all'Inter, ha accusato la sua ex squadra e l'Atalanta di aver manovrato alcune partite. (Eurosport IT)
A cura di Ada Cotugno (Fanpage.it)
«Ho giocato almeno tre partite truccate. Al podcast ‘Vamo a Calmarno’: «Oggi meno, anche perché molti sono stati puniti e non lavorano più nel calcio». Fa anche riferimento a Atalanta-Ternana 1-1 del 2003 (IlNapolista)
L'ex calciatore di Inter, Ternana, Fiorentina e Lazio ha denunciato delle combine nel suo periodo passato in Serie A: "In Cile qualcosa del genere non mi è mai successo. In Italia invece molte partite erano sistemate, c'era molta mafia" (Diretta)
Giocavo nella Ternana. Una volta entrai, segnai e il portiere della mia squadra - della mia! - mi voleva uccidere. (FiorentinaUno.com)