Anche Google punta sul nucleare per “accendere” l’intelligenza artificiale

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Big Tech sotto accusa

Google ha siglato un accordo energetico per produrre sei-sette reattori nucleari di piccole dimensioni negli Usa. L’energia prodotta servirà ad affrontare la crescita di domanda da parte dell’intelligenza artificiale. “Più di dieci anni fa, Google è stata pioniera negli accordi aziendali per l’acquisto di energia rinnovabile, diventando un attore cruciale nella promozione delle soluzioni energetiche pulite e delle tecnologie avanzate. (LifeGate)

Se ne è parlato anche su altre testate

Seguendo l’esempio di Microsoft e Google, nelle scorse ore anche il colosso di Seattle (Washington) ha deciso di scommettere sul nucleare per alimentare le proprie strutture che hanno sempre più bisogno di energia elettrica. (Liberoquotidiano.it)

AWS ha annunciato un investimento di oltre 500 milioni di dollari nello sviluppo di piccoli reattori nucleari modulari (SMR) per soddisfare l’aumento della domanda di energia pulita. (Key4biz.it)

Secondo il contratto, di cui non sono stati comunicati i dettagli finanziari, il primo Smr Kairos entrerà in funzione entro il 2030, mentre altri reattori entro il 2035. Google ha siglato un accordo con la startup americana Kairos Power per costruire fino a sette piccoli reattori di nuova generazione, i cosidetti «small modular reactor» o Smr, per un totale di 500 megawatt. (Corriere della Sera)

La diretta da Wall Street | Borse Usa chiudono in rialzo, Dow Jones +0,8% . Amazon investe 500 milioni nel nucleare

L'accordo siglato tra Alphabet e Kairos Power, permetterà l'alimentazione dei data center Google con mini-reattori nucleari modulari (SMR), che forniranno 500 megawatt di energia per sostenere la crescita dell'intelligenza artificiale di “Big G”. (Geopop)

Alphabet Google acquisterà l'energia nucleare dalla startup Kairos Power, che sarà prodotta da piccoli reattori di nuova generazione, chiamati Smr (mini reattori modulari). (Corriere della Sera)

Wall Street chiude positiva: Dow Jones +0,8%, S&P500 +0,5%, Nasdaq +0,3%. Morgan Stanley sale del 6,5% grazie a risultati trimestrali sopra le attese. La banca ha registrato un Eps di 1,88 dollari che si confronta a quello da 1,38 dollari dello stesso periodo dell'anno precedente e a proiezioni per 1,58 dollari. (Milano Finanza)