Celebrazioni Rai, Bruno Vespa: "Mai citato Porta a porta"

Celebrazioni Rai, Bruno Vespa: Mai citato Porta a porta
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È grande la rabbia di Bruno Vespa. Il giornalista non ha nascosto il suo risentimento nei confronti della Rai per il trattamento riservato a “Porta a porta” in occasione dei festeggiamenti per i 100 anni del servizio pubblico. "Ieri sera alla celebrazione 100 anni radio e 70 televisione sono stati ricordati tanti buoni programmi, da Mixer a Chi l’ha visto. Non una parola sui 30 anni di Porta a porta" , il suo j’accuse in un messaggio pubblicato sul suo profilo X. (il Giornale)

Ne parlano anche altri giornali

«Ieri sera al Palazzo dei congressi ho abbandonato la celebrazione dei 100 anni della radio e dei 70 della televisione indignato per il trattamento riservato a Porta a Porta», scrive in una nota Bruno Vespa (La Stampa)

Accade a Roma, al Palazzo dei Congressi. Bruno Vespa «indignato» lascia la cerimonia di celebrazione della Rai, in polemica. (ilmessaggero.it)

Così, il giornalista, preso dalla furia si è alzato ed è andato via. Un evento organizzato dalla Rai, dove non si è mai menzionata la sua creatura, il programma "Porta a Porta". (corriereadriatico.it)

Rai, Bruno Vespa indignato abbandona la celebrazione per radio e tv: “Porta a porta mai citata”

Il giornalista e conduttore ci è andato giù duro su X: "Ieri sera alla celebrazione dei 100 anni della radio e dei 70 della televisione sono stati ricordati tanti buoni programmi, da Mixer a Chi l'ha visto. (Today.it)

Sull’amicizia «senza risposta» con Adriano Celentano, il collega Teo Teocoli non vuole aggiungere molto. E anche se, dopo qualche giorno, è stato lui stesso a spiegare a Teocoli – via social network – che lo fa per il suo bene, invitando a richiamarlo «tanto non rispondo», il comico è convinto che tornare a parlarsi sarebbe una buona idea. (Open)

"Ieri sera al Palazzo dei congressi ho abbandonato la celebrazione dei 100 anni della radio e dei 70 della televisione indignato per il trattamento riservato a Porta a porta", a scriverlo, in una nota è Bruno Vespa (la Repubblica)