BYD, cosa prevede il piano d’espansione in Europa

BYD sembra essere al momento il marchio più ambizioso in fatto di “scommesse” europee. Anche se le sue vendite sono inferiori rispetto, ad esempio, a quelle di un altro marchio come MG, questa sta andando avanti con la commercializzazione di auto a combustione interna. BYD, invece, è ai vertici nella produzione di auto plug-in, vendendo grandi numeri di ibride ed elettriche. In Europa, però, BYD ha iniziato la sua avventura recentemente con soli veicoli elettrici. (ClubAlfa.it)

La notizia riportata su altri media

La società cinese BYD, che si contende con Tesla il primato globale nella vendita di automobili elettriche, ha raggiunto un accordo con il governo della Turchia per costruire nel paese uno stabilimento da 1 miliardo di dollari. (Start Magazine)

Dopo l'Ungheria, tocca ora alla Turchia aprire le porte al colosso cinese delle automobili elettriche Byd. La politica europea, bollata come "protezionista" dalla Cina, subisce un duro colpo. (Today.it)

Il costruttore automobilistico cinese avrebbe intenzione, per aggirare i dazi doganali europei, di costruire un nuovo sito produttivo in Ungheria, la cui produzione di auto elettriche dovrebbe già partire dal 2026. (Adnkronos)

BYD continua ad espandersi: in arrivo una nuova fabbrica vicino a noi - Elettrico

L’Europa sta spingendo l’acceleratore su nuovi dazi per chi importa auto dalla Cina, e alcuni colossi del settore stanno cercando di evitarli. Sebbene BYD abbia dichiarato in passato di non temere questi dazi, la contromossa non ha tardato ad arrivare. (macitynet.it)

Come si evince dall’imponente investimento di 1 miliardo di dollari pronto a riversarsi nelle casse della Turchia. Nate entrambe nel 2003, la Tesla di Elon Musk e BYD Auto (sostenuta tra gli altri da Warren Buffett) proseguono senza esclusione di colpi la loro battaglia per il dominio dell’automotive a zero emissioni. (Finanzaonline)

La nuova fabbrica potrebbe facilitare l'accesso di BYD all'Unione Europea, con la quale la Turchia ha un accordo di unione doganale. L'UE ha aumentato i dazi sulle importazioni di veicoli elettrici cinesi, applicando a BYD un'ulteriore tassa del 17,4 percento oltre all'attuale tariffa del 10 percento. (Automoto.it)