Sciopero nazionale degli studenti, scontri a Torino tra manifestanti e polizia

A Torino tensioni tra manifestanti e forze dell’ordine al corteo in occasione del sciopero nazionale degli studenti. Alcuni giovani sono partiti da piazza XVIII dicembre protestando contro il governo Meloni e contro il genocidio del popolo palestinese. Gli studenti hanno bruciato un fantoccio raffigurante il ministro dell'Istruzione Valditara all’angolo tra corso Vittorio Emanuele e corso Galileo Ferraris e, poi, hanno sfondato il cordone di polizia in via XX settembre raggiungendo piazza San Carlo e piazza castello, precisamente di fronte alla Prefettura, dove sono avvenuti gli scontri. (ilmessaggero.it)

Su altre fonti

con l'augurio di una pronta guarigione". Lo afferma sui social inaccettabili scene di violenza e caos in alcune piazze, ad (Tuttosport)

"Gli studenti non lo vogliono", ha detto uno speaker. In precedenza alcuni dimostranti erano saliti sul basamento della statua intitolata a Vittorio Emanuele II tracciando la scritta "Free Palestine" e accenden… (L'HuffPost)

È il "NoMeloniDay", la giornata delle manifestazioni degli studenti contro l'esecutivo. Ovviamente un pretesto per insultare il premier e i ministri, almeno dai gesti e dalle urla che si registrano nelle piazze italiane. (Liberoquotidiano.it)

No Meloni Day, a Roma la scritta ‘Ministero della guerra’ sotto al Miur

Flash mob durante il corteo degli studenti a Roma, per denunciare i morti sul lavoro in alternanza scuola-lavoro e la situazione in Palestina. (Repubblica Roma)

Durante il corteo ‘No Meloni Day’ un gruppo di manifestanti si è ammanettato e imbavagliato all’altezza del ponte Sublicio, a Porta Portese e, dopo aver lanciato alcuni palloncini carichi di vernice rossa e delle manette, si è avvicinato a ridosso delle forze dell’ordine che scortano il corteo per protestare contro il DL sicurezza 1660. (LAPRESSE)

Al termine del corteo ‘No Meloni day’, partito da Piramide, a Roma, una volta arrivati al Ministero dell’istruzione e del merito gli studenti dei Collettivi Studenteschi Romani hanno lasciato per terra una scritta che recitava: ‘Ministero della guerra’. (LAPRESSE)