Adriana Volpe e l’accusa di maltrattamenti all’ex marito: «L’ha accusata di lasciar girare un uomo nudo per casa con la figlia»
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Il processo: sentenza prevista a gennaio. In Svizzera c'è stata l'archiviazione Adriana Volpe e Roberto Parli sono stati insieme per dieci anni. Ora li divide l’aula di un tribunale a piazzale Clodio. Lei lo ha denunciato per maltrattamenti. La pm ha chiesto per lui tre anni di carcere. Per violenze non fisiche ma psicologiche. Anche nei confronti di una bambina di 9 anni. «Lei fin dal primo momento ha voluto mettergli contro la piccola e questo atteggiamento di chiusura da parte della Volpe dura ancora oggi», dice l’avvocata Laura Corbetta, difensore di Parli durante l’udienza di ieri, 3 dicembre. (Open)
Se ne è parlato anche su altri media
Il matrimonio è ormai finito da molto tempo e la denuncia risale all'ottobre del 2021. (il Giornale)
Tre anni di carcere: questa la condanna chiesta dalla procura di Roma nei confronti dell'ex marito della conduttrice Adriana Volpe, Roberto Parli, nel corso del processo che lo vede accusato di maltrattamenti in famiglia. (Fanpage.it)
Lei ha riascoltato la ricostruzione della vicenda e la richiesta di tre anni di carcere formulata dalla pm nei confronti dell'ex marito. Adriana Volpe e Roberto Parli non sono passati inosservati neanche questa volta tra i corridoi del tribunale di piazzale Clodio. (ilmessaggero.it)
Arriva alle battute finali il processo che ha visto Adriana Volpe in tribunale a piazzale Clodio in veste di vittima. Leggi tutta la notizia (Virgilio)
È la richiesta dell'accusa nei confronti di Roberto Parli, ex marito di Adriana Volpe, denunciato dalla conduttrice per violenze psicologiche anche nei confronti della figlia di 9 anni. «Lei fin dal primo momento ha voluto mettergli contro la piccola e questo atteggiamento di chiusura da parte della Volpe dura ancora oggi», ha detto Laura Corbetta, l’avvocata di Parli, durante l’udienza, come riporta La Stampa. (leggo.it)
L’accusa ha chiesto per lui tre anni di carcere per violenze non fisiche ma psicologiche. Anche nei confronti di una bambina di 9 anni. (La Stampa)