Mattarella agli studenti: «In 10 anni ho promulgato diverse leggi che ritengo sbagliate, ma è mio dovere farlo»
«In quasi dieci anni mi è capitato più volte di dover adottare decisioni che non condivido, ovviamente. Il presidente della Repubblica promulga leggi ed emana decreti e ha delle regole da rispettare, più volte mi è capitato di promulgare una legge che non condivido, ritenendola sbagliata o inopportuna. Ma è stata varata dal Parlamento e ho il dovere di promulgarla» Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a un gruppo di studenti nel corso dell'evento '25 anni di Osservatorio Permanente Giovani-Editori'. (Corriere TV)
Ne parlano anche altre fonti
Roma, 15 nov. – “C’è una distinzione fondamentale tra utente e cittadino” e dobbiamo fare in modo che “la democrazia non venga messa in discussione, ridotta da strumenti tecnologici che non si governano, perciò l’Ue ha introdotto misure per tenere conto di valori e diritti”. (Agenzia askanews)
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha affrontato temi cruciali durante l’evento per i 25 anni dell'Osservatorio Permanente Giovani-Editori. (ilgazzettino.it)
Principio caro al costituzionalista liberale Carlo Esposito che fu suo maestro e che coniò appunto l’espressione degli inquilini del Quirinale quasi come direttori di gara, «motori di riserva» e «reggitori dello Stato nei momenti di crisi del sistema». (Corriere della Sera)
E al terzo giorno Mattarella parlò: “Io sono l’arbitro, ma i giocatori mi devono aiutare”. (L'HuffPost)
Il ruolo del presidente-arbitro, l’importanza dell’informazione e il pericolo delle fake news, il rischio dell’astensionismo che va affrontato. Il presidente Sergio Mattarella per spiegare il suo ruolo ha spiegato che non sempre era entusiasta di promulgare una legge: “Sì ho adottato decisioni che non condivido, è capitato più volte, il presidente promulga leggi ed emana decreti, ma ha delle regole che deve rispettare. (Il Fatto Quotidiano)
Ospite all’evento ’25 anni di Osservatorio permanente giovani-editori’, il Capo dello Stato ha invitato i ragazzi a informarsi per evitare manipolazioni. Con il monito che la tecnologia non metta in discussione la democrazia (Primaonline)