Difesa Ue, un sistema barocco con troppi sprechi
Il rapporto Draghi non fa sconti al settore spazio europeo: finanziamenti troppo bassi, circa il 15% di quelli Usa, modello di assegnazione dei contratti obsoleto, frammentazione, mancanza di un mercato unico. Tutto questo ha già fatto perdere posizioni all’Europa e continua a creare ritardi, che rischiano di creare un problema strutturale, e soprattutto definitivo, in un campo che accelera con sempre maggior vigore in questi ultimi anni. (Il Sole 24 ORE)
Ne parlano anche altre fonti
Ha detto, in estrema sintesi, che l’Europa così com’è non va bene; e se non cambia, muore. Per esempio, 800 miliardi l’anno d’investimenti. (Secolo d'Italia)
Sì, è vero, ci siamo sbagliati. Guerre e crisi rovesciano sempre le gerarchie delle evidenze e anche delle utopie. (La Stampa)
Già dalle prime righe l'analisi dell'ex presidente del consiglio italiano mette in evidenza come la situazione europea sotto il profilo economico sia davvero grave. (il Giornale)
Il documento che guiderà le decisioni della futura Commissione guidata da Ursula von der Leyen sostiene che una possibile messa al bando delle sostanze per- e polifluoroalchiliche nell’Ue avrebbe un impatto negativo sullo sviluppo e produzione di tecnologie fondamentali per la transizione energetica. (Vita)
Non basta spendere di più, bisogna anche spendere meglio. La ricetta del rapporto di Mario Draghi per aumentare la sicurezza dell’Europa parte dall’assunto che la spesa pubblica per l’acquisto di armi e per l’apparato militare è «insufficiente nell’attuale contesto geopolitico» e che occorre un maggior coordinamento nella spesa. (Il Sole 24 ORE)
Due eventi di assoluta rilevanza geopolitica perché relativi il primo al destino dell’Europa, al bivio tra rilancio e declino, il secondo alla guida del Paese più potente del mondo dal punto di vista economico e militare, ancora una volta al crocevia tra l’isolazionismo dell’America first di Trump e l’internazionalismo della Harris. (Tuttoscuola)