Come applicare il Salva-Casa in Lombardia? Ecco le regole dall’11 dicembre 2024

Approfondimenti:
Governo Meloni

Continua incessante l’opera di recepimento del Decreto Salva-Casa nelle Regioni. Questa volta è la Regione Lombardia che, attraverso la legge 6 dicembre 2024, n. 20 “Seconda legge di revisione normativa ordinamentale 2024”, ha fatto proprie alcune disposizioni del D.L. 69/2024 (conv., con mod., in L. 105/2024). La legge regionale è stata pubblicata nel B.U.R.L. del 10 dicembre 2024, n. 50 Supplemento ed è entrata in vigore lo scorso 11 dicembre 2024. (Ediltecnico.it - il quotidiano online per professionisti tecnici)

La notizia riportata su altri media

Leggi tutta la notizia Metri quadri minimi per l'abitabilità, altezza minima consentita e altro ancora. (Virgilio)

Sono tanti gli ambiti toccati dal decreto Salva Casa e toccano da vicino anche Torino e il Piemonte. Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Sebbene il decreto non abbia introdotto una completa riforma dei requisiti di abitabilità, ha apportato delle modifiche importanti che hanno influito su vari aspetti, semplificando e rendendo più flessibili alcuni requisiti. (Immobiliare.it)

Abusi, ok a interventi anti-degrado in attesa della sanatoria

La sentenza TAR Campania n. 5541/2024 conferma la demolizione di opere abusive prive di titolo e incompatibili con vincoli paesaggistici, escludendo l’applicazione della sanatoria semplificata introdotta dal Decreto Salva Casa. (Edilizia.com)

La costruzione di un immobile abusivo, ovvero senza i necessari permessi edilizi o in difformità da essi, è un reato. Alla condanna penale si associa, quasi sempre, l’ordine di demolizione. Ma cosa succede se passa molto tempo dalla costruzione dell’abuso? Si può evitare l’ordine di demolizione? In questo articolo, approfondiremo la questione analizzando ciò che, sul punto, è stato detto sia dalla nostra Cassazione sia dalla CEDU, la Corte Europea dei Diritti dell’uomo. (La Legge per Tutti)

«Non può essere giuridicamente impedita al proprietario ogni attività edilizia avente ad oggetto il bene di sua appartenenza in attesa di condono, anche allorquando quest’ultimo subisca ammaloramenti e degrado causati dai guasti del tempo». (NT+ Enti Locali & Edilizia)