Jake La Furia “contro” Carlo Conti: «A Sanremo non c'è il grande rap. Emis Killa? Ha fatto bene a ritirarsi per non subire il fuoco di fila di domande»
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La differenza nella vita di Jake La Furia l'ha sempre fatta la fame. «La fame di cibo, la mia stazza lo rivela, ma anche la fame di successo che mi ha spinto fino a qui». Ma a La Stampa il rapper e pure giudice nell’ultima edizione di X Factor parla anche di Emis Killa. E lo fa a modo suo. In modo diretto e scomodo: «Emis Killa indagato, ha fatto bene a ritirarsi per non subire il fuoco di fila di domande che a Sanremo gli avrebbero chiesto solo dei problemi giudiziari. (ilmessaggero.it)
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Il rapper milanese torna con «Fame», e a Open dice: «Tra i giovani, e comunque tra chi si dovrebbe occupare di cambiare il mondo, non c'è tutta questa fretta di cambiare il mondo» (Open)
Sull’onda del grande successo con la reunion dei Club Dogo e come giudice all’ultima edizione di “X Factor”, Jake La Furia è tornato al suo progetto discografico e ha sfornato l’album “FAME”, anticipato da “64 No Brand”. (Il Fatto Quotidiano)
Dopo il successo della reunion dei Club Dogo e l’esperienza da giudice all’ultima edizione di “X Factor”, Jake La Furia (vero nome Francesco Vigorelli, 45 anni) torna con un suo progetto discografico: l’album “FAME”, anticipato dal singolo “64 No Brand”. (L'HuffPost)
Significa valorizzare un artista senza snaturarlo. Produrre non significa solo creare beat, ma avere una visione. (MOW)
L'album è un omaggio alle origini e al rap old school, ma rappresenta al contempo la sua "esigenza ancora intatta di raccontare in modo onesto e crudo la società in cui viviamo". (Rockit)
Questa non è Ibiza, la passi nella bocca e ti anestetizza Jake La Furia torna al nome degli esordi, quello dei tag da writer, per intitolare questo “Fame”, prodotto interamente da Night Skinny e suo quarto album da solista se includiamo anche il collaborativo “17” (2020; con Emis Killa), peraltro (forse) il migliore. (Onda Rock)