Arrestato economista cinese: aveva criticato Xi Jinping su una chat privata per la gestione del sistema pensionistico

Finito sotto inchiesta per aver criticato la gestione dell’economia del paese da parte del presidente Xi Jinping, un noto economista cinese è stato arrestato e rimosso dai suoi incarichi. Si tratta di Zhu Hengpeng, da dieci anni direttore dell’Istituto di economia dell’Accademia cinese delle Scienze Sociali. Nella primavera il suo nome è scomparso dall’elenco del personale di Cass, un rinomato think tank della prestigiosa Università Tsinghua di Pechino che risponde direttamente al gabinetto del Partito comunista cinese e al Consiglio di Stato. (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altri media

Si tratta di Zhu Hengpeng, da dieci anni direttore dell’Istituto di economia dell’Accademia cinese delle Scienze Sociali. La sua ultima apparizione in pubblico risale alla fine di aprile quando è intervenuto a un evento organizzato dall'emittente cinese Caixin (Sky Tg24 )

Pena: l'arresto. È quanto accaduto a Zhu Hengpeng, importante economista, finito agli arresti la scorsa primavera per aver fatto commenti denigratori sull'economia cinese e, potenzialmente, su Xi Jinping in un gruppo privato sull'app di messaggistica cinese WeChat. (Today.it)

Ecco una storia che dovrebbe far riflettere coloro i quali, purtroppo anche nel mondo politico e accademico italiano, amano riferirsi alla Cina governata dal partito comunista come a un Paese normale, magari un po' autoritario ma in fondo socialmente avanzato e prospero. (il Giornale)

I motivi dell’arresto Non c’è più traccia del noto economista cinese Zhu Hengpeng. Fino a poco tempo fa considerato come uno dei massimi esperti cinesi in materia, l’uomo era stato indagato per aver parlato del presidente Xi Jinping in termini non proprio lusinghieri in una chat privata. (Virgilio Notizie)

Che fine ha fatto Zhu Hengpeng? Si chiede il Wall Street Journal ricordando che il noto economista cinese era finito nella lista nera del presidente Xi Jinping per aver criticato in una chat privata la sua gestione dell'economia del Paese. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Il 55enne avrebbe scritto parole denigratorie verso l’economia del Paese e verso il presidente cinese in un gruppo privato dell’app WeChat, simile alla nostra WhatsApp. (Open)