BCE, aumento dei rendimenti dei Treasury si è propagato in Europa dopo elezioni

Dopo le elezioni presidenziali statunitensi, "l'aumento dei rendimenti dei titoli del Tesoro statunitensi si è propagato ai mercati dei titoli di Stato dell'area dell'euro". Lo afferma la Banca centrale europea (BCE) nel suo ultimo Bollettino economico . Anche il differenziale sui titoli di Stato tedeschi a dieci anni ha registrato un incremento di 23 punti base nel periodo in esame (compreso tra il 12 settembre e l'11 dicembre 2024), proseguendo una tendenza che ha rispecchiato, tra altri fattori, minori obbligazioni detenute dall'Eurosistema. (LA STAMPA Finanza)

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L'inflazione nell'area euro, nonostante i recenti rialzi legati ai prezzi energetici, va verso una «stabilizzazione durevole intorno all'obiettivo del 2% a medio termine» grazie all'attenuarsi delle pressioni dal lato del costo del lavoro e al passato inasprimento della politica monetaria. (ilmessaggero.it)

La crescita è stata principalmente trainata dall’aumento dei consumi, in parte di riflesso a fattori una tantum che hanno stimolato il turismo nel corso dell’estate, e dall’accumulo di scorte da parte delle imprese. (La Nuova Sardegna)

Buone notizie poi sul fronte dell’inflazione che, nonostante i recenti rialzi legati ai prezzi energetici, va verso una «stabilizzazione durevole intorno all'obiettivo del 2% a medio termine». Lo scrive la Bce nel Bollettino economico, soffermandosi, più in generale, sui rischi per la crescita economica che nella zona Euro «restano orientati verso il basso». (La Provincia Pavese)

Inflazione area euro: verso stabilizzazione durevole al 2%, Bce avverte sui rischi

Fra settembre e dicembre, con le elezioni Usa e i rendimenti sui titoli di Stato americani in rialzo, sono aumentati i differenziali fra i rendimenti dei titoli francesi e tedeschi rispetto ai tassi Ois privi di rischio, mentre «gli effetti di propagazione in Grecia, Spagna, Italia e Portogallo sono stati comunque limitati, grazie a un migliore clima di fiducia che ha caratterizzato le attese relative al bilancio». (Il Sole 24 ORE)

La Bce non è da sola nella sua ritrovata politica di taglio dei tassi di interesse: diverse altre Banche centrali, dislocate nei cinque continenti, stanno seguendo lo stesso iter. I dazi di Donald Trump L'ultima voce va interpretata con particolare riferimento agli annunci fatti da Donald Trump, 47° presidente eletto degli Stati Uniti d'America che si insedierà il prossimo 20 gennaio e che ha promesso di terremotare l'economia mondiale a colpi di dazi. (QuiFinanza)

Lo scrive la Bce nel Bollettino economico, soffermandosi sui rischi per la crescita economica che "restano orientati verso il basso". (QUOTIDIANO NAZIONALE)