***Borsa Tokyo: Nikkei chiude in deciso rialzo (+2,79%) con lo yen debole
Borsa Tokyo: Nikkei chiude in deciso rialzo (+2,79%) con lo yen debole (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 26 set - Chiusura in netto rialzo della Borsa di Tokyo, salita ai massimi da due mesi. L'indice Nikkei ha guadagnato il 2,79% a 38.925,63 punti, quando l'indice allargato Topix e' salito del 2,66% a 2.721,12 punti. Tokyo e' stata spinta dalla debolezza dello yen, segnando un andamento opposto rispetto a quello di Wall Street che e' stata debole alla vigilia, in un clima di cautela prima della pubblicazione, venerdi', dell'inflazione negli Stati Uniti (Il Sole 24 ORE)
Su altri giornali
Il mercato cinese è sostenuto anche dal miglioramento del sentiment in Europa e negli USA, alimentato dal calo dei prezzi del petrolio e dalle previsioni ottimistiche di Micron (MU.US). Pacchetto di aiuti sostiene i prezzi delle azioni. (XTB)
Il cross Usd/Yen è cresciuto di oltre un punto percentuale a 144,8 da 143,20 di mercoledì mattina. La volatilità dovrebbe mantenersi alta, sia sul mercato azionario sia sul mercato valutario del Giappone, in vista del voto per la leadership del Partito Liberal Democratico di venerdì prossimo. (Websim)
Chiusura del 25 settembre Lo status tecnico di breve periodo del Nikkei 225 mette in risalto un ampliamento della performance positiva della curva con prima area di resistenza individuata a quota 39.356,7. (Teleborsa)
In guadagno anche le azioni legate ai semiconduttori per una previsione di utili al rialzo da parte del gigante dei chip statunitense Micron Technology Inc. L'indice Nikkei della Borsa di Tokyo è balzato di oltre il 2 percento questa mattina, spinto al rialzo dagli acquisti di azioni di società esportatrici che stanno beneficiando di uno yen più debole rispetto al dollaro Usa. (Tuttosport)
Negli ultimi giorni, i mercati azionari cinesi hanno mostrato un significativo rialzo, con un aumento del 6% in sole due sessioni e un recupero complessivo del 15% rispetto ai minimi dell’11 settembre. (Economy Magazine)
La Cina valuta una maxi iniezione di oltre 140 miliardi di dollari nelle sue grandi banche statali per sostenere l’economia in difficoltà: secondo quanto riporta Bloomberg, citando fonti vicine al dossier, l’operazione porterebbe a mobilitare fino a 1.000 miliardi di yuan (circa 142 miliardi di dollari) per rafforzare i player primari del credito statale, nel mezzo di un’economia stagnante alle prese con la crisi immobiliare, l’invecchiamento della popolazione , i deboli consumi, i rischi di deflazione e la disoccupazione giovanile schizzata al 18,8% ad agosto. (Il Sole 24 ORE)