Truffe al telefono, dai falsi guasti agli enti inesistenti: ecco le strategie più utilizzate

Introduzione Il portale antitruffa di Arte (l'associazione rappresentativa del settore dei re-seller e trader dell'energia) registra circa 3.500 segnalazioni in sei mesi di tentativi di raggiri ai cittadini tramite telemarketing selvaggio a opera di call center e operatori illegali. I tre reati più compiuti da questi soggetti sono la violazione della privacy (accedendo illegalmente a dati sensibili), la truffa sull'offerta commerciale (violando il principio di trasparenza e correttezza) e la sostituzione di persona (spacciandosi per ciò che non sono, come "enti nazionali" inesistenti). (Sky Tg24 )

Ne parlano anche altri giornali

Attivare pratiche positive e a tutela del cliente dopo episodi non facili da gestire. (LA NAZIONE)

Secondo, perché così genera più curiosità. Il motivo? Prima di tutto perché così i criminali sono difficilmente raggiungibili in caso di indagini. (Telefonino.net)

Tra le tecniche più comuni ci sono il “wangiri” e lo “spoofing”. (Corriere Salentino)

Telemarketing selvaggio, crescono le truffe hi-tech (grazie all'IA): dai finti lavori stradali alle bollette, in sei mesi 3.500 segnalazioni

Di certo il caro bolletta e i cambiamenti che hanno interessato i settori del gas e della luce hanno aperto spazi di incertezza e le truffe sono in aumento: ne hanno contate 3.500 negli ultimi sei mesi sul portale ‘antitruffa’ che, in collaborazione con Codacons, Consumerismo No Profit, Assium e Oig, è gestito dall’associazione Arte che riunisce 170 operatori reseller e trader del settore energetico. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Ci sono sempre più truffe legate al telemarketing selvaggio. Luigi Gabriele è un esperto di diritto commerciale e il presidente di Consumerismo, associazione no profit che da anni si occupa della difesa dal telemarketing selvaggio. (ilmessaggero.it)

Dai presunti guasti a centraline e cabine elettriche alla realizzazione di falsi lavori stradali, dalla segnalazione di finti errori in bolletta alla richiesta di chiarimenti sui dati anagrafici. Anche fingendosi operatori di uffici inesistenti o enti nazionali. (ilgazzettino.it)