Povertà sanitaria in aumento: oltre 463.000 persone in difficoltà
Nel 2024, 463.176 persone – circa 7 ogni 1.000 abitanti – si sono trovate in condizioni di povertà sanitaria, ricorrendo alle 2.011 realtà assistenziali convenzionate con il Banco Farmaceutico per ottenere farmaci e cure gratuite. Si registra un aumento preoccupante dell’8,43% rispetto al 2023. Tra i più colpiti, 102.000 minori, mentre il fenomeno interessa uomini (54%) e donne (46%) in prevalenza adulti (18-64 anni). (Socialfarma - il portale web della farmacia)
La notizia riportata su altri giornali
Nell’anno in corso, 463.176 persone (7 residenti su 1.000) si sono trovate in condizioni di povertà sanitaria. Significa che hanno dovuto chiedere aiuto a una delle 2.011 realtà assistenziali convenzionate con Banco Farmaceutico per ricevere gratuitamente farmaci e cure che, altrimenti, non avrebbero potuto permettersi. (Punto! Il web magazine)
Secondo i nuovi dati diffusi da Banco Farmaceutico, 7 residenti su 1.000 si sono trovati, nell'anno in corso, in condizioni di povertà sanitaria e hanno dovuto chiedere aiuto a una delle 2.011 realtà convenzionate per chiedere farmaci e cure. (Redattore Sociale)
farmacie Nel 2024, 463.176 persone, tra cui 102.000 minori, si sono trovate in condizioni di povertà sanitaria. (Farmacista33)
Tanto che quest’anno, in 463 mila hanno dovuto chiedere aiuto a realtà assistenziali convenzionate con il Banco Farmaceutico per ricevere gratuitamente farmaci e cure che, altrimenti, non avrebbero potuto p… (la Repubblica)
Questo significa che «536 mila famiglie indigenti sono particolarmente esposte al rischio di compromettere o peggiorare la propria salute». Secondo i dati Istat, nel 2023, più di 3 milioni e mezzo di famiglie non in difficoltà economica grave hanno cercato di limitare la spesa sanitaria. (Vanity Fair Italia)
Nel 2024, 463mila persone hanno dovuto chiedere aiuto a realtà assistenziali convenzionate con il Banco Farmaceutico per ricevere gratuitamente farmaci e cure che, altrimenti, non avrebbero potuto permettersi. (L'Unione Sarda.it)