“Carcere da confermare per Miano”, al riesame difesa per la revoca: “Aveva 46 password di magistrati”

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Gela. Per la procura di Napoli, il giovane programmatore informatico Carmelo Miano deve rimanere in carcere. A suo carico, secondo i pm, si rafforzano gli elementi investigativi. Questa mattina, davanti ai giudici del tribunale del riesame partenopeo, la procura ha avanzato appunto la richiesta di conferma della misura, della quale invece il difensore del giovane, l’avvocato Gioacchino Genchi, chiede la revoca. (quotidianodigela.it)

Su altre fonti

Redazione RHC : 17 Ottobre 2024 08:00 Carmelo Miano è entrato nella Posta di 46 Magistrati tra cui Nicola Grattieri! E La MFA? (Red Hot Cyber)

Il tribunale del Riesame ha confermato l'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Napoli Enrico Campoli ed eseguita dalla Polizia Postale nell'ambito dell'inchiesta coordinata dalla Procura partenopea (procuratore aggiunto Vincenzo Piscitelli, sostituti Claudio Orario Onorati e Mariasofia Cozza). (ROMA on line)

Si aggrava la posizione di Carmelo Miano, l'hacker siciliano di 24 anni arrestato il primo ottobre dalla Polizia Postale a Roma, alla Garbatella, con l'accusa di avere violato, tra gli altri, i server della rete informatica del Ministero della Giustizia. (L'HuffPost)

L'hacker Carmelo Miano, l'accusa: «Conosceva le password di 46 pm». Avrebbe spiato anche il procuratore capo di Napoli Nicola Gratteri

Queste le parole del ministro della giustizia Carlo Nordio, intervenuto a Napoli al convegno “Scenari giuridici e sociali delle violenze di genere: dalla repressione alla percezione e prevenzione del fenomeno”. (ilmattino.it)

Il 4 ottobre va in scena un dialogo degno della sceneggiatura di un film. (Il Fatto Quotidiano)

Carmelo Miano, il ventitreenne hacker siciliano arrestato a inizio mese, non si sarebbe limitato a «bucare» e spiare le mail di aggiunti e sostituti. Il giovane programmatore informatico, a partire da ottobre 2023, avrebbe infatti messo nel mirino niente di meno che il procuratore capo di Napoli, Nicola Gratteri. (Corriere della Sera)