“Carcere da confermare per Miano”, al riesame difesa per la revoca: “Aveva 46 password di magistrati”

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Maltempo

Gela. Per la procura di Napoli, il giovane programmatore informatico Carmelo Miano deve rimanere in carcere. A suo carico, secondo i pm, si rafforzano gli elementi investigativi. Questa mattina, davanti ai giudici del tribunale del riesame partenopeo, la procura ha avanzato appunto la richiesta di conferma della misura, della quale invece il difensore del giovane, l’avvocato Gioacchino Genchi, chiede la revoca. (quotidianodigela.it)

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Continua.... futura autolinee-federico-agos-24 JonicaClima Calura MCDONALDAPP InnovusTelemia CompagniaDellaBellezza00 Il 24enne siciliano Carmelo Miano, arrestato lo scorso ottobre, ha tentato di accedere alle email di diversi magistrati, tra cui il procuratore di Napoli (Telemia)

I giudici dell’ottava sezione penale del tribunale del Riesame hanno anche confermato a Napoli la competenza territoriale dell’inchiesta. (anteprima24.it)

Nordio "Hacker al ministero? Criminali bucano sistemi sicuri" 17 ottobre 2024 (Il Sole 24 ORE)

L'hacker arrestato conosceva le password di 46 magistrati, tra cui Nicola Gratteri

Il giovane programmatore informatico, a partire da ottobre 2023, avrebbe infatti messo nel mirino niente di meno che il procuratore capo di Napoli, Nicola Gratteri. Nel complesso Miano sarebbe però riuscito a impossessarsi, tra Firenze, Perugia e Torino, di ben 46 password di altrettanti magistrati inquirenti, tra cui anche quelle dei procuratori di Perugia e di Firenze. (Corriere della Sera)

Dal procuratore di Napoli Nicola Gratteri a quello di Perugia Raffaele Cantone: Carmelo Miano, l'hacker siciliano di 24 anni arrestato il primo ottobre dalla Polizia Postale a Roma, alla Garbatella, aveva copiato sui suoi dispositivi l’intero data-base utenti del Ministero della Giustizia, dal quale ha poi estrapolato le password di 46 magistrati inquirenti di mezza Italia, tra cui anche quelle dei procuratori di Napoli, Perugia e Firenze. (Giornale di Sicilia)

La circostanza emerge dagli approfondimenti investigativi eseguiti dalla Procura di Napoli sulle informazioni acquisite e analizzate dagli inquirenti nell’ambito dell’indagine sulle incursioni dell’hacker siciliano 24enne Carmelo Miano arrestato tra l’altro con l’accusa di avere violato i server del Ministero della Giustizia. (Gazzetta del Sud)