Calenzano, 5 morti nell'esplosione. Parte indagine per omicidio colposo e lesioni
Omicidio colposo plurimo, lesioni colpose aggravate dalla violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro e disastro colposo: sono i reati ipotizzati dalla Procura di Prato con l'apertura del fascicolo di indagine sull'esplosione avvenuta nella mattinata di lunedì 9 dicembre nell'area di carico del deposito di carburanti Eni di Calenzano (Firenze). Chi sono le vittime Il procuratore Luca Tescaroli, che dirige le indagini, ha nominato tre medici legali che dovranno effettuare l'autopsia sulle salme delle cinque vittime (tre corpi sono stati recuperati sotto le macerie ieri mattina). (Adnkronos)
Su altre fonti
Erano dipendenti della Sergen srl, azienda specializzata in impianti petroliferi, che ha sede a Grumento Nova (Potenza). Secondo quanto spiegato dallo stesso caposquadra, che si trova ricoverato a Careggi per le ferite riportate, il gruppo — composto da un capocantiere, un amministrativo, un saldatore, un meccanico-autista e un meccanico — stava lavorando con l’aiuto di un bobcat per mettere in sicurezza una linea di erogazione benzina che non veniva più utilizzata da anni. (Corriere Fiorentino)
Il sindaco di Calenzano: "Dobbiamo aprire una riflessione" (LA NAZIONE)
Supera i 3 milioni di euro la prima stima dei danni causati dall'esplosione del deposito Eni di Calenzano, avvenuta lunedì 9 dicembre. L’onda d’urto avrebbe coinvolto circa cento aziende nell’area circostante, distruggendo o danneggiando finestre, portoni e intere pareti. (Il Giornale d'Italia)
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Tante, troppe manutenzioni compiute durante le operazioni di carico delle autocisterne nel piazzale del deposito Eni di Calenzano che lunedì scorso si è trasformato nell’epicentro dell’ennesima tragedia sul lavoro. (Corriere Fiorentino)
Aveva fatto parte della Brigata paracadutisti «Folgore», Franco Cirelli, una delle cinque vittime dell’esplosione avvenuta ieri in un deposito Eni di Calenzano. Lo hanno raccontato oggi ai giornalisti i cittadini di Cirigliano (Matera), piccolo paese con circa 300 abitanti dove il 50enne viveva con la compagna e due figli piccoli. (La Gazzetta del Mezzogiorno)