Il portiere para il rigore ma l'eroe è il raccattapalle
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Se il #Cesena ha potuto battere 2-0 la Salernitana e proseguire la sua grande stagione in Serie B, lo deve anche a Jonathan #Klinsmann, figlio di Jürgen, autore della parata sul rigore di Cerri all’82’, con il risultato ancora fermo sullo 0-0. Ma dietro alla parata del portiere… pic.twitter.com/4qrzKhsLge (AGI - Agenzia Italia)
Se ne è parlato anche su altri media
Un’emozione simile l’hanno vissuta sabato gli spettatori del Manuzzi quando nel giro di due minuti scarsi Klinsmann neutralizza il tiro di Cerri dal dischetto, che avrebbe probabilmente consegnato la vittoria alla Salernitana, e Prestia sigla la rete del vantaggio. (Corriere Romagna)
«Per me alla tua destra, sono sicuro che lo parerai». È il veloce dialogo tra Jonathan Klinsmann, portiere del Cesena e figlio 27enne dell’ex attaccante Jurgen, e il giovanissimo raccattapalle, Ivan, di 12 anni, che gioca nel settore giovanile del club bianconero. (Corriere della Sera)
Se il Cesena ha conquistato i tre punti contro la Salernitana nella gara di ieri il merito va senza dubbio a Prestia e Antonucci che hanno segnato i due gol decisivi e a Jonathan Klinsmann che ha parato, sullo 0-0, un calcio di rigore a Cerri. (TUTTO mercato WEB)
«Pavoletti diventa fondamentale quando si riesce ad avere un baricentro più alto. Il tecnico del Cagliari Davide Nicola è intervenuto in conferenza stampa in seguito alla disfatta conseguita con il Bologna di Italiano. (CagliariNews24.com)
Lo scrive, in una nota, il procuratore facente funzioni di Trieste Federico Frezza che rende noto che la perizia – affidata ai consulenti Cattaneo, Vanin, Leone e Tambuzzi – è stata depositata. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
A dieci minuti dalla fine della partita di serie B di sabato pomeriggio che vedeva il ‘suo’ Cesena opposto alla Salernitana all’Orogel Stadium Dino Manuzzi, Jonathan Klinsmann, figlio di Jurgen, l’indimenticato ex attaccante dell’Inter, ma soprattutto portiere della squadra romagnola, si è trovato ad affrontare il momento più difficile della giornata: undici metri davanti a lui, sul dischetto del rigore, c’era Cerri, in procinto di calciare il tiro che avrebbe potuto decidere il match. (il Resto del Carlino)