Perché Israele ha colpito Unifil (ed era forse inevitabile che accadesse)

La missione Unifil in Libano è sempre più a rischio, nonostante il ministro della Difesa, Guido Crosetto, abbia ribadito “Siamo in Libano e ci rimaniamo, con la forza del mandato delle Nazioni Unite”. Ma i rischi per il continente internazionale – e italiano – aumentano dopo che le forze di Israele hanno colpito nuovamente le basi della missione ONU. “Questa situazione era prevedibile e mi stupisco dello stupore”, commenta a caldo il generale Antonio Li Gobbi del Reparto Operazioni del Comando Operativo di Vertice Interforze (COI), con alle spalle missioni ONU in Siria e Israele, interventi in ambito NATO in Bosnia, Kosovo e Afghanistan e in servizio a Bruxelles (La Ragione)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Secondo il ministero della Sanità libanese sono almeno 15 le persone uccise dai bombardamenti in tre villaggi a nord e a sud di Beirut (Il Fatto Quotidiano)

Dopo il ferimento di diversi caschi blu nei giorni scorsi, era intervenuto anche il ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, definendo le azioni di Israele come "crimini di guerra" e affermando che "né l'Onu né l'Italia prendono ordini". (Il Giornale d'Italia)

Con la differenza che stavolta Benjamin Netanyahu parla di «scudi umani» usati dai terroristi, ma chiama in causa direttamente le Nazioni Unite e quindi l'intera comunità internazionale. La dichiarazione del premier rischia di rappresentare uno spartiacque nella guerra su più fronti in Medioriente, perché è evidente che Netanyahu si prepari a un'escalation in Libano e lanci a Unifil un ultimatum. (il Giornale)

Libano, Croce Rossa: "Paramedici feriti mentre soccorrevano dei feriti". Ministero: "Almeno 15 morti negli ultimi attacchi di Israele"

Nel giorno in cui ancora una volta Israele viola lo spazio militare sotto l'egida dell'Onu, con due carri armati che hanno "fatto irruzione" in una postazione dell'Unifil nel Libano meridionale, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni si muove personalmente per far sentire la voce dell'Italia e della comunità internazionale (Secolo d'Italia)

L'Unifil ha fatto sapere che un altro casco blu, cittadino indonesiano - il quinto in due giorni - è stato ferito da colpi di arma da fuoco nella notta etra venerdì e sabato, colpito da un proiettile di «origine non ancora determinata» mentre era in corso un'azione militare non lontano dal quartier generale a Ras al Naqoura. (ilmattino.it)

E ti voglio ricordare «che la missione delle Nazioni Unite» non è una delle parti in causa ma «agisce su mandato del Consiglio di sicurezza». Franca, dura, con pochi giri di parole: caro Bibi, stavolta avete davvero superato il limite. (il Giornale)