Achille Mauri è morto. Chi era l'editore amico di Umberto Eco
Articolo Precedente
Articolo Successivo
È morto Achille Mauri, presidente di Messaggerie Italiane e della Scuola per Librai Umberto e Elisabetta Mauri. Nato a Rimini nel 1939, si è spento la scorsa notte a causa di una breve malattia a Rosario, in Argentina. Ad annunciarlo, con una nota, la moglie Diana, i figli Santiago e Sebastiano e tutta la famiglia Mauri, Ottieri e Zanuso. Editore amico di Umberto Eco Nel 1965 aveva esordito in proprio nell’editoria per una naturale passione ereditata dal padre Umberto Mauri, alla guida delle Messaggerie Italiane, e dalla madre Maria Luisa Bompiani, sorella di Valentino Bompiani, costituendo la Achille Mauri Editore, officina di libri d’arte da cui escono, tra le altre, opere su Baj, Castellani, Fontana, Fabio Mauri, Le Parc, Monachesi, Piacentino, Italia Design 70, Expo Osaka 70 e sui Cinesi di Furio Colombo (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Se ne è parlato anche su altri media
“Con la scomparsa di Achille Mauri il mondo del libro e della cultura perde un sicuro punto di riferimento. (Sololibri.net)
Aveva 83 anni. Se n’è andato in una terra lontana ma a cui era da tempo molto legato. (Corriere Milano)
L’editore, cresciuto a Milano, dove ha mosso anche i primi passi della sua lunga carriera, era nato a Rimini. Ha chiuso gli occhi per sempre nella città di Rosario, in Argentina. (Corriere Romagna)
Mauri era nientemeno che il presidente della piattaforma di Messaggerie Italiane (fondata nel 1914 e rilevata dal padre Umberto negli anni trenta) ovvero l’imbuto da cui deve passare la distribuzione di libri e riviste, dopo la produzione creativa fino allo scaffale delle librerie, dei supermercati, nelle pagine di ordini online, e infine sulla scrivania di casa (Il Fatto Quotidiano)
Ultimo (la Repubblica)
Achille Mauri, scrittore, autore, editore e sceneggiatore italiano, è morto all’età di 83 anni a Rosario, in Argentina. Nato a Rimini nel 1939, figlio di Umberto Mauri e di Maria Luisa Bompiani, sorella di Valentino Bompiani, fondatore della casa editrice che ancora oggi porta il cognome di famiglia. (varesenews.it)