Istat: nel II trim aumentano reddito e potere d’acquisto famiglie, +1,2%

Roma, 4 ott. – Nel secondo trimestre dell’anno il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è aumentato dell’1,2%, così come il loro potere d’acquisto.I consumi sono cresciuti dello 0,4%, con una propensione al risparmio delle famiglie consumatrici del 10,2%, in aumento di 0,8 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. “Il potere d’acquisto delle famiglie – è il commento dell’Istat – aumenta per il sesto trimestre consecutivo, beneficiando del persistente rallentamento della dinamica dei prezzi”. (Agenzia askanews)

Ne parlano anche altri giornali

. Consumi e famiglie La stessa situazione di debolezza osservata per l’economia in generale ha interessato anche la spesa delle famiglie. Il secondo trimestre dell’anno, difatti, ha fatto registrare una crescita contenuta dei consumi (+0,2% rispetto al primo trimestre e -0,2 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente). (Tendenze online)

Il saldo corrente delle AP è stato anch’esso positivo, con un’incidenza sul Pil dell’1,5% (1,3% nel secondo trimestre del 2023). Il saldo primario delle AP (indebitamento al netto degli interessi passivi) è risultato positivo, con un’incidenza sul Pil dell’1,1% (-0,8% nel secondo trimestre del 2023). (Agenpress)

Ad agosto -0,5% valore e -0,4% volume al dettaglio (LAPRESSE)

Istat, scende allo 0,6% la crescita annua del secondo trimestre

proprio interno con le Regioni e con le altre Istituzioni, come fondandosi sul principio della stabilità. E riesce, attraverso (Tuttosport)

Nello stesso periodo, l’indebitamento netto delle AP in rapporto al Pil è stato pari al -3,4% (-5,0% nello stesso trimestre del 2023). "Nel secondo trimestre del 2024, - commenta l'Istat - l’incidenza del deficit delle Amministrazioni pubbliche sul Pil è diminuita rispetto allo stesso trimestre del 2023". (upday IT)

Nel secondo trimestre del 2024 il Pil corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato è aumentato dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e dello 0,6% nei confronti del secondo trimestre del 2023. (La Gazzetta del Mezzogiorno)