Piano Albania, via libera al decreto sui Paesi sicuri: cosa cambia

In aggiornamento Il Consiglio dei ministri ha dato via libera al dl sui Paesi sicuri che mira a blindare gli hotspot in Albania. La misura trasla l’elenco dei ventidue Paesi considerati sicuri dal decreto interministeriale della Farnesina, l’Interno alla Giustizia, a un decreto ad hoc, con l’obiettivo di renderlo norma primaria. Una mossa necessaria dopo lo stop della magistratura al trasferimento dei migranti all’interno del centro di permanenza per il rimpatrio di Gjader. (Nicola Porro)

La notizia riportata su altri giornali

Con il nuovo provvedimento – spiega il ministro dell’Interno Piantedosi – diventa «fonte primaria l'indicazione dell'elenco di 19 Paesi sicuri sugli originali 22: abbiamo tenuto conto dell'integrità territoriale ed escluso Camerun, Colombia e Nigeria». (L'Unione Sarda.it)

"Certamente non si escludono ulteriori interventi, vedremo che succede, vorremo far funzionare le norme europee sui rimpatri". Lo ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano in conferenza stampa dopo la riunione del Cdm che ha varato il dl sui Paesi sicuri. (Civonline)

"I giudici italiani sui migranti deportati in Albania hanno applicato una sentenza della Corte di giustizia europea del 4 ottobre, che io stessa avevo letto a Meloni in Aula, ma lei è chiusa nel suo palazzo e non ascolta e pensa di fare tutto giusto. (La Stampa)

(Adnkronos) – (il Fatto Nisseno)

Quello che è emerso negli ultimi giorni è la volontà del governo di dare una definizione più chiara di Paese sicuro, quando si parla di Paese di origine dei migranti. Una decisione che ha scatenato una bufera politica e uno scontro durissimo tra governo e magistrati. (RSI.ch Informazione)

"Mi auguro che non accada" il ripetersi di decisioni come quella del Tribunale di Roma, che nei giorni scorsi non ha convalidato il trattenimento dei migranti all'interno del cpr in Albania. (Tiscali Notizie)