Mai visto nel suo paese, spariti anche moglie e figlio. "Via almeno da 10 giorni"

Ascolta ora 00:00 00:00 I suoi quarant'anni intenderà festeggiarli nascosto, solo con moglie e figlio, chissà dove. E chissà con quale animo. Ma il 19 luglio è ancora lontano e la caccia all'uomo ha già varcato i confini nazionali. Di certo Giacomo Bozzoli - sparito dopo la condanna all'ergastolo per l'omicidio e la distruzione del cadavere di suo zio Mario nel forno della fonderia a Marcheno, nel Bresciano - ha lasciato casa con la sua famiglia già da tempo. (il Giornale)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Il movente dell’omicidio Bozzoli assassinò il parente mosso dall’odio: era convinto che lo zio Mario fosse un impedimento ai suoi progetti di professionali ed economici. (Virgilio Notizie)

Ultimo accesso a Whatsapp: le 3.30 del mattino fra il 23 e il 24 giugno. Nei pensieri di Giacomo Bozzoli un chiodo fisso, la spada di Damocle della Cassazione. E se mi condannano? Se lo sarà chiesto un milione di volte e tutte le volte quella parola — ergastolo — gli sarà sembrata più vicina, più incombente. (Corriere della Sera)

Milano. Ne è certo Alessandro Spaggiari, sindaco di Soiano del lago, il comune sulla sponda bresciana del Garda in cui risiede il 39enne, condannato ieri in via definitiva per l'omicidio e la distruzione del cadavere di suo zio Mario, ma irreperibile. (ROMA on line)

Il padre di Giacomo Bozzoli sparito con la famiglia dopo la condanna definitiva all’ergastolo: “Non so dove sia mio figlio”. L’ipotesi di una fuga all’estero per evitare il carcere

I misteri e i nodi irrisolti di una vicenda che prende le mosse nell'8 ottobre 2015, quando l'imprenditore bresciano Mario Bozzoli, 50 anni, dopo avere avvertito la moglie che sarebbe arrivato in ritardo a una cena sul lago di Garda, sparì nel nulla (AGI - Agenzia Italia)

Giacomo Bozzoli, condannato in via definitiva in Cassazione per l’omicidio dello zio Mario, si troverebbe in un paese confinante con l’Italia e sarebbero in corso tentativi di convincerlo a tornare, come scrive il Corriere della Sera. (ilmessaggero.it)

Il padre – raggiunto al telefono dall’Ansa – ha detto di non sapere nulla sul figlio, 39enne, che risulta essersi connesso a WhatsApp l'ultima volta la notte del 24 giugno scorso: due giorni fa, quando i carabinieri sono arrivati a casa sua per portarlo in carcere, di Bozzoli, della sua compagna e del figlio di nove anni non c’era più traccia. (La Repubblica)