L’urlo di Nobel e Oscar: “L’intelligenza artificiale sfrutta il nostro lavoro”. Lo scontro con Big Tech

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– Il meglio, o giù di lì, dell’intelligenza umana contro la potenza e la minacciosa crescita di quella artificiale. Si annuncia lo scontro degli scontri, perché la questione sollevata da 6.500 autori – fra loro due premi Oscar, un Nobel per la letteratura, musicisti famosi in tutto il mondo – riguarda il diritto d’autore, in tutti i suoi risvolti. L’accusa è la stessa indicata nella causa pilota aperta un anno fa dal New York Times contro Open AI e Microsoft: i sistemi di intelligenza artificiale si “allenano“ in rete su opere protette dal copyright (gli articoli, le fotografie, i grafici, i disegni del giornale) senza autorizzazione. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Su altri giornali

“L’uso non autorizzato di opere creative per la formazione dell’intelligenza artificiale generativa è una grande quanto ingiusta minaccia per i mezzi di sussistenza delle persone dietro quelle opere e non deve essere consentito”. (Il Fatto Quotidiano)

Se le Intelligenze artificiali (Ia) dovessero essere addestrate con la narrativa contemporanea l’Ia diventerebbe stupida. (MOW)

Da Matrix a Blade Runner, Intelligenza artificiale e cinema in 20 film In questi ultimi tempi non si fa altro che parlare (e scrivere) di Chat GPT, il chatbot sviluppato dalla società di ricerca sull'intelligenza artificiale OpenAI che rischia di cambiare per sempre il nostro rapporto con la tecnologia. (Sky Tg24 )

Tra i 10.500 firmatari spiccano nomi come Julianne Moore, Björn Ulvaeus degli Abba, il cantante dei Radiohead Thom Yorke, lo scrittore giapponese Kazuo Ishiguro, la scrittrice statunitense Ann Patchett, musicisti tra cui Robert Smith dei Cure e il compositore Max Richter e attori tra cui Kevin Bacon, Rosario Dawson e il premio Oscar F. (la Repubblica)

C'è un nuovo capitolo nella saga dello scontro tra le società di Intelligenza artificiale e il mondo della cultura. Sono già 13mila e 500 i firmatari della «Dichiarazione sull'addestramento dell'AI», che considera violazione del copyright l'uso senza autorizzazione di testi, opere d'arte e musiche da parte di società come Open AI, Meta, Stability AI. (Corriere della Sera)

È questa la tesi che ha mosso migliaia di artisti e aziende del mondo della musica, del cinema e della cultura a firmare il 22 ottobre un appello riguardante formazione della tecnologia del momento. (WIRED Italia)