Unicef: "Gaza è un cimitero di bambini, in 48 ore uccisi 50 bambini nel Nord"

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Dire ESTERI

Unicef: “Gaza è un cimitero di bambini, in 48 ore uccisi 50 bambini nel Nord” Nelle ultime 48 ore, oltre 50 bambini sono stati uccisi in attacchi a Jabalia, nel nord di Gaza: Unicef torna a chiedere il cessate il fuoco ROMA – “Continuano gli assalti indiscriminati contro bambini, civili e operatori umanitari nella Striscia di Gaza. Nelle ultime 48 ore, secondo le notizie, oltre 50 bambini sono stati uccisi in attacchi a Jabalia, nel nord di Gaza”. (Dire)

La notizia riportata su altre testate

Dal 7 ottobre 2023 al 9 ottobre 2024 sono 11.355 i bimbi uccisi a Gaza, secondo i dati delle Nazioni Unite. "E nelle ultime 48 ore – ha aggiornato ieri l’Unicef, su X – si sono avute notizie delle morti di 50 bambini in attacchi avvenuti a Jabalya, nel nord della Striscia. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Ma ai palestinesi questa possibilità non è concessa. Finché un numero resta tale non riesce mai a smuovere davvero qualcosa nei pensieri dei singoli o nell’opinione pubblica. (il manifesto)

Secondo l'Unicef, sono oltre 50 bambini morti a Jabalia, dove gli attacchi hanno raso al suolo due edifici residenziali che ospitavano centinaia di persone. Vatican News Sono centinaia le vittime rimaste uccise negli attacchi israeliani sulla Striscia di Gaza nel corso delle ultime ore. (Vatican News - Italiano)

Solo nelle ultime 48 ore, oltre 50 bambini sarebbero stati uccisi a Jabalia, dove gli attacchi hanno raso al suolo due edifici residenziali che ospitavano centinaia di persone», ha affermato Russell in un comunicato. (LaC news24)

Oltre alle vittime confermate, molte persone risultano ferite o disperse sotto le macerie. Le operazioni di soccorso sono in corso, ma i soccorritori devono affrontare condizioni estremamente difficili a causa dei continui bombardamenti e della limitata disponibilità di attrezzature per il recupero dei corpi e il soccorso dei feriti. (Zoom24.it)

Gli Stati Uniti hanno annunciato il dispiegamento di nuove forze in Medio Oriente per affrontare la minaccia dell'Iran, mentre Israele è sempre in allerta per un possibile nuovo attacco di Teheran. E il probabile attacco iraniano fa lievitare il prezzo del petrolio a New York. (ilmessaggero.it)