L'archivio in garage, il cellulare criptato, il server in Lituania: così Equalize poteva guardare nei conti di tutti gli italiani

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Gli hacker avevano bucato anche Serpico, il database delle operazioni finanziarie e delle carte di credito. Potevano sapere tutto di Imu, Tari, Irpef. E accedere al Cassetto fiscale di ogni cittadino L’archivio custodito nel garage. Il cellulare criptato nella scrivania del superpoliziotto Carmine Gallo. E un server top secret in Lituania. Ma gli hacker di Equalize avevano anche accesso a tutte le banche dati delle forze dell’ordine. (Open)

Ne parlano anche altri giornali

C’è anche Marcell Jacobs, atleta azzurro olimpionico nei cento metri a Tokyo 2020, tra gli spiati dalla presunta banda dei dossier al centro dell’inchiesta della Procura antimafia di Milano. (Il Fatto Quotidiano)

Equalize sarebbe stata in grado di accedere a banche dati di Stato servendosi di membri delle forze dell'ordine corrotte e hacker: cosa avrebbe cercato in modo illegale la società tra le più ambite nel settore delle investigazioni private. (Fanpage.it)

Lo si legge nella maxi informativa dei carabinieri del Nucleo investigativo di Varese. (Tiscali Notizie)

È quanto risulta dalla maxi-informativa dei Carabinieri agli atti dell’inchiesta sulla presunta associazione a delinquere capeggiata dall’ex poliziotto Carmine Gallo e dall’informatico Samuele Calamucci (entrambi arrestati), dedita – secondo l’accusa – alla raccolta illegale di informazioni tramite accessi abusivi alle banche dati dello Stato. (Il Fatto Quotidiano)

Prosegue l’inchiesta della procura di Milano sulla questione dossieraggi. Sequestrato l’archivio delle spie. Proseguono le indagini (TV2000)

Ed è così che i componenti della “banda di via Pattari“, il gruppo di hacker e appartenenti (attuali o passati) alle forze dell’ordine che secondo l’accusa ha spiato centinaia di persone attraverso accessi illeciti alle banche dati dello Stato, si aggiornava e studiava continuamente le applicazioni da poter utilizzare per raccogliere informazioni e dati sensibili. (Il Fatto Quotidiano)