’Ndrangheta al Nord - Sequestrata, uccisa e abbandonata in una discarica: dopo 50 anni nuovo processo per l’omicidio Mazzotti. Alla sbarra tre calabresi

’Ndrangheta al Nord Un delitto che nella seconda metà degli anni '70 del secolo scorso fece sensazione per la crudeltà e l'efferatezza, e che rappresenta un caso di scuola come prima occasione di visibilità della 'ndrangheta calabrese al nord, torna nelle aule di tribunale quasi 50 anni dopo. È la storia di Cristina Mazzotti, la ragazza diciottenne figlia di un imprenditore, rapita e poi uccisa dalla banda che aveva chiesto 5 miliardi delle vecchie lire alla famiglia. (LaC news24)

La notizia riportata su altre testate

Quasi mezzo secolo dopo si apre oggi in Corte di Assise a Como il processo sul sequestro e l’omicidio di Cristina Mazzotti, la diciottenne rapita a Eupilio (Como) il primo luglio 1975 mentre rientrava a casa da una festa con amici, morta durante la detenzione e il cui corpo fu abbandonato in una discarica di Galliate (Novara), dove fu trovato il primo settembre di quell’anno. (Avvenire)

La prima donna, e sino ad allora la persona più giovane, a essere rapita nella lunga stagione dell’Anonima sequestri calabrese in Lombardia. Una banda di calabresi legati alla 'ndrangheta, con nomi di primo piano dei clan della Locride, per la quale mercoledì 25 settembre - a 49 anni dai fatti - si aprirà il processo davanti alla Corte d'Assise di Como. (Corriere Milano)

Sembrava tutto finito in quella discarica di Galliate, nell’Ovest Ticino novarese, quarantanove anni fa, quando il corpo di Cristina Mazzotti venne recuperato tra i rifiuti. A distanza di decenni un’impronta digitale come centinaia di altre raccolte negli uffici della Scientifica di Roma, impressa sul parabrezza della Mini Minor da cui venne prelevata la ragazza, è stata attr… (La Stampa)

I principali accusati sono tre narcos ormai in età avanzata: le nuove indagini, riaperte grazie a una sentenza della Cassazione del 2015, hanno portato a ulteriori sviluppi. (Virgilio Notizie)

A oltre 49 anni di distanza, domani in Corte di Assise a Como si riapre il processo sul sequestro e l'omicidio di Cristina Mazzotti, la diciottenne rapita a Eupilio (Como) il primo luglio 1975 mentre rientrava a casa da una festa con amici, morta durante la detenzione 25 giorni più tardi e il cui corpo fu abbandonato in una discarica di Galliate (Novara), dove fu trovato il primo settembre di quell'anno. (ilmessaggero.it)

Il caso di Cristina Mazzotti, rapita per il riscatto e morta nelle mani dei sequestratori, torna nelle aule di giustizia, domani davanti alla Corte d’Assise di Como. Un nuovo processo a distanza di quasi 50 anni dai fatti. (La Stampa)