"Non ci sono re in America", ira Biden dopo sentenza Corte Suprema su Trump

(Adnkronos) – Con un duro discorso pronunciato alla Casa Bianca, il presidente Joe Biden ha condannato la decisione della Corte Suprema che ieri ha stabilito come i presidenti abbiano un’assoluta immunità dai procedimenti giudiziari per atti ufficiali fondamentali. Biden ha così lanciato un severo avvertimento su un possibile secondo mandato per l’ex presidente Donald Trump. “Non ci sono re in America (CremonaOggi)

Su altri media

NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Nell’ultimo giorno disponibile prima di andare in vacanza, la Corte Suprema degli Stati Uniti ha stabilito che l’ex presidente Donald J. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

E ora? A neanche una settimana dal successo nel confronto televisivo con il suo rivale, Donald Trump (nella foto) sembra ormai veleggiare verso il secondo mandato, grazie alla sentenza della Corte Suprema. (il Giornale)

Mancano poco più di quattro mesi alle elezioni presidenziali americane ed è tempo per gli investitori di valutare gli scenari più probabili per prepararsi all’esito del voto. Dopo il disastroso confronto di giovedì scorso, le probabilità di una riconferma di Biden sembrano in calo, mentre Donald Trump ha incassato un’importante vittoria dalla Corte Suprema degli Stati Uniti. (Finanzaonline)

Trump: immunità e passi avanti nel duello con Biden, le conseguenze per i mercati

L’allarme per una Corte Suprema che sposta il pendolo delle sue decisioni sempre più verso la destra radicale si è fin qui concentrata sulla sentenza che garantisce al presidente degli Stati Uniti l’immunità per gli atti pubblici legati alle sue prerogative: si teme di lasciare mani libere a un leader deciso a governare in modo autoritario (anche se gli atti che danno vantaggi a lui o al suo partito non rientrano tra quelli pubblici tutelati). (Corriere della Sera)

Biden: "La decisione della Corte su Trump e' un pericoloso precedente" (Il Mattino di Padova)

La sentenza di pena per Donald Trump, nel processo per il pagamento in nero alla porno attrice Stormy Daniels, è stata rinviata al 18 settembre. Il giudice Juan Merchan ha acconsentito al rinvio, per poter valutare se la decisione di ieri della Corte Suprema sull’immunità garantita agli ex presidenti per gli atti ufficiali compiuti nell’esercizio delle loro funzioni abbia un impatto sul caso. (LAPRESSE)